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Don Alessandro Damiano

Attualità

“Zona Rossa”, il vescovo Damiano: “Le chiese restano aperte, ma soltanto per la messa”

Monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo coadiutore di Agrigento, interviene sulla “Zona Rossa” che in Sicilia scatterà alla mezzanotte di oggi e detta la linea ai parroci agrigentini.  

Cracco e Favino

“Nonostante le ulteriori restrizioni – scrive l’arcivescovo – rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale, non si dà alcuna limitazione all’apertura dei luoghi di culto e allo svolgimento delle celebrazioni. Sembra tuttavia doveroso un appello alla prudenza, per ridurre al minimo sia le occasioni di spostamento dalla propria abitazione sia le possibilità di incontro con persone esterne al proprio nucleo familiare. Pertanto si garantisca in tutti i casi la Celebrazione Eucaristica, attenendosi – continua – alle raccomandazioni ribadite nella nota diramata lo scorso 12 gennaio e invitando i fedeli a compilare il modello per l’autocertificazione, al fine di velocizzare eventuali operazioni di controllo. Nell’autocertificazione è necessario specificare (alla voce “altri motivi ammessi dalle vigenti normative…”) che lo spostamento è determinato dalla “partecipazione alla Messa delle ore…”.

“Si garantisca altresì l’apertura – scrive ancora monsignor Damiano – delle Chiese per la preghiera personale, indicando con un apposito cartello l’orario di apertura e di chiusura in modo che la comunità sia opportunamente informata a riguardo. Anche per recarsi in chiesa al di fuori dell’orario della Messa è necessaria l’autocertificazione, con la motivazione “visita a luogo di culto”.

“Sono sospese – si conclude la nota – tutte le altre attività (Quarantore e altre iniziative cultuali e pastorali) fino al 31 gennaio compreso. Si invitino le comunità alla preghiera in famiglia, nel rispetto delle norme governative, ma soprattutto per scongiurare il peggioramento della situazione e per evitare di dover rinunciare anche alla fruibilità dei luoghi di culto e alla possibilità della celebrazione comunitaria”.

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