Politica
Callea replica a D’Orsi: “Quali misure, in 2 anni, ha suggerito al sindaco per aiutare le famiglie?”
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Scritto da
Angelo Augusto
Violetta Callea, consigliere di opposizione, replica ad Elio D’Orsi, consigliere di maggioranza che ieri, considerato che spesso le sedute del consiglio comunale non si tengono per mancanza del numero legale, ha invitato tutti alle dimissioni.
“In questi due anni – scrive Callea rivolta a D’rsi – quali misure ha suggerito al sindaco, quale consigliere a lui vicino e a tutta l’amministrazione attiva, per far fronte alla crisi economica? Quali proposte per sgravare del carico tributario le nostre famiglie, aziende, esercenti? E’ vero: il consiglio comunale, dovrebbe e deve lavorare nell’interesse della propria collettività, ma dove è stato finora? Ha saputo che l’opposizione ha proposto un regolamento per adeguare il nostro regolamento edilizio alla normativa vigente, permettendo la realizzazione di verande e chiusura di balconi, in attesa di essere esitato dall’amministrazione, che permetterà, una volta approvato anche di dare una boccata d’ossigeno, alla nostra agonizzante economia?”
“Ha saputo – aggiunge Violetta Callea – che quasi due anni fa l’opposizione ha chiesto di adottare il regolamento per il baratto amministrativo per dare un po’ di respiro a chi è nell’oggettiva difficoltà di far fronte ai tributi locali, e nel contempo permettere la riqualificazione di immobili comunali e aree verdi a costo zero? Ha saputo che, con il regolamento per la rottamazione delle cartelle esattoriali, proposto dall’opposizione e approvato all’unanimità tre mesi fa, si possono introitare crediti di dubbia esigibilità e, nel contempo, si aiutano le famiglie e le aziende a onorare i debiti coattivi con l’amministrazione, rateizzandoli e purgandoli dagli interessi?”.
“La seduta di tre giorni fa (così come le precedenti) è stata invece aperta, e ha permesso anche la nomina del collegio dei revisori; il numero legale si è volutamente fatto mancare – conclude Callea – dopo, quale legittimo atto di protesta dei consiglieri di opposizione verso tutti quei debiti fuori bilancio di cui oramai si riempiono quasi esclusivamente gli ordini del giorno delle sedute, e che per un motivo o per un altro presentano criticità. Quindi, invito il collega D’ Orsi, a rispolverarsi anche la normativa sugli enti locali, nella parte in cui legittima la scelta dei consiglieri di abbandonare l’aula per protesta verso particolari aspetti dell’attività amministrativa”.