Cronaca
Vigili del fuoco, la Cisl: “Nell’Agrigentino mancano 45 unità, così è impossibile lavorare”
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Scritto da
Redazione
La Fns Cisl di Agrigento, guidata da Diego Motisi, torna a porre l’accento sulla carenza di personal che si registra nelle caserme dei vigili del fuoco dell’Agrigentino.
“Da qualche anno poniamo in evidenzia – scrive Motisi – in tutte le sedi istituzionali, la grave carenza di personale operativo turnista, cioè quegli uomini che ogni giorno e ogni notte, a bordo dei famosi camion color rosso e a sirene spiegate, corrono a prestare soccorso alla popolazione. L’amministrazione centrale dei Vigili del Fuoco nelle ultime due mobilità nazionali annuali, a seguito di conteggi palesemente errati, non ha mobilitato personale al Comando di Agrigento, anzi ha addirittura certificato un esubero di 5 unità! A seguito di una nostra protesta, con un sit-in sotto il palazzo della Prefettura di Agrigento, il Comandante Provinciale, fatti i dovuti calcoli ci dava ragione e proprio da quei calcoli risultava un esubero di personale sulla sede di Lampedusa e non su terraferma”.
“Oggi Lampedusa, conta 18 unità nel ruolo Vigile del Fuoco in esubero e una carenza invece di CR/CS. Le sedi di terraferma (escluse Lampedusa) sede centrale Agrigento e sedi distaccate di Sciacca, Licata, Canicattì e S. Margherita Belice, hanno un ammanco di personale che oggi si attesta – aggiunge la Fns Cisl – a circa 45 unità, nei vari ruoli e qualifiche operative (Capi Reparto, Capi Squadra, Vigili) ma fino a pochissimo tempo fa, la carenza era arrivata a 60 unità operative. Il conteggio è presto fatto: su 200 unità, mediamente manca ¼ del personale. A Roma sanno bene di cosa parliamo, perché la situazione è stata rappresentata dal Comandante provinciale, dal Prefetto di Agrigento e dalla scrivente organizzazione sindacale con tutti gli strumenti sindacali disponibili. Ma niente è stato fatto finora, anzi, è assurdo come in piena emergenza stiva, anziché potenziare con risorse umane per compensare il vuoto di personale operativo, sono state ridotte drasticamente pure le risorse economiche riservate al Comando di Agrigento e destinate a richiami di personale in straordinario”.
“Complimenti!! Con squadre sotto numero, si abbassano gli standard di sicurezza e aumentano i rischi di infortuni tra i soccorritori, cosa che andrebbe solo ad aggravare ulteriormente la carenza in organico e conseguentemente non sarebbe garantito un servizio di soccorso ottimale. Senza personale e senza risorse, il Comandante ha già emanato un OdG che impone – aggiunge Motisi – la riduzione o la soppressione di Distaccamenti e squadre operative e, ciò lascia pensare ad una mancata fruizione delle ferie, diritto di ogni lavoratore, a maggior ragione di chi fa turni massacranti e in condizioni proibitive. Da oggi in avanti, avremo sempre più spesso, squadre di soccorso ridotte a 4 unità e la sede centrale, sempre più spesso lavorerà al di sotto dei numeri minimi, non sufficienti a coprire le varie squadre operative; in poche parole, non sempre sarà possibile garantire l’intervento di alcuni mezzi speciali, come AutoGru, AutoScala e AutoBotti. Nonostante la convenzione AIB Sicilia (antincendio boschivo) che quest’anno prevede una squadra giornaliera per tutta la provincia, sia un valido aiuto alle numerose richieste d’intervento, è doveroso rappresentare e chiedere un urgente l’intervento di S.E. il Prefetto di Agrigento e di tutti Sindaci delle provincie agrigentine e di tutte le istituzioni, stampa compresa, presso il Dipartimento VVF, per trovare una tempestiva soluzione. Per quanto invece ci riguarda, in piena emergenza estiva, siamo costretti ad utilizzare tutte le prerogative e gli strumenti di lotta sindacale a nostra disposizione per garantire la salute e la sicurezza dei VVF e il soccorso alla popolazione”.
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