Resistenza a pubblico ufficiale.
E’ l’accusa che gli agenti del commissariato di Palma di Montechiaro, coordinati dal dirigente Andrea Palermo, contestano ad un trentenne del luogo.
“Nei giorni scorsi la polizia di Stato durante la costante attività di controllo del territorio disposta dal questore Iraci, ha proceduto al controllo – scrive la Questura di Agrigento in una nota – di una moto di grossa cilindrata con a bordo un giovane, trentenne, di origine palmese. Lo stesso alla vista della volante si dava a precipitosa fuga lungo le vie cittadine, al fine di eludere il controllo e creando pericolo per gli altri utenti della strada. I poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro, che durante l’inseguimento notavano alcune particolarità fisiche e nell’abbigliamento del giovane, lo rintracciavano successivamente a bordo di un’autovettura, in compagnia di un altro soggetto. Il fermato, riconosciuto dagli agenti come il conducente della moto che si era dato poco prima alla fuga, veniva bloccato e sottoposto dagli agenti del commissariato di polizia, a perquisizione personale, unitamente al trasportato. Tale attività consentiva di rinvenire indosso al trasportato un coltello a serramanico, del cui porto non forniva alcuna motivazione”.
“Acclarate tali circostanze, per il fermato scattava la denuncia in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, oltre ad essere destinatario del fermo amministrativo della moto e di sanzioni amministrative per oltre mille euro per le violazioni alle norme sulla circolazione stradale, mentre il trasportato, veniva deferito all’A.G. per il reato di porto ingiustificato d’arma da taglio”.
