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Angelo biondi

Politica

Varato il progetto di promozione turistica “Costa del Mito”, Biondi: “Licata non può rimanere fuori”

“È notizia di alcuni giorni fa la nascita della cosiddetta “Costa del Mito”, definita come l’area archeologica più estesa al mondo e che comprende alcuni dei più importanti luoghi dove si insediarono e si svilupparono le antiche colonie Greche di Gela e Akragas. Un’iniziativa promossa dalla DMO-Distretto Turistico Valle dei Templi e che rappresenta un interessantissimo progetto di marketing territoriale, presentato, alla recente Bit di Milano, come una destinazione in grado di offrire un’esperienza unica agli amanti di archeologia, natura, storia e paesaggio: chilometri di spiagge dorate e calette deserte, parchi archeologici, riserve naturali, musei ricchi di reperti e testimonianze di due fra le più importanti civiltà della Magna Grecia. Sicuramente una bella iniziativa ai fini turistici, un’intuizione in grado di mettere a frutto le peculiarità uniche e straordinarie di un vasto territorio, da Gela a Selinunte, accomunato da storie, vestigia e leggende millenarie. La cosa che stona e che ci dispiace profondamente è la totale assenza di Licata in tutta questa operazione”.

Sidis corso Umberto

Lo scrive l’ex sindaco Angelo Biondi in una nota.

“Alla presentazione ufficiale del progetto, insieme ai vertici del distretto turistico, della Regione e dei parchi archeologici, c’erano i sindaci e gli amministratori di Agrigento, Gela e pure di Racalmuto, ma non quelli della nostra città.  È la dimostrazione plastica di quanto, oggi, Licata viva isolata – aggiunge Biondi – dal contesto politico ed economico che ci circonda, assente da ogni processo o iniziativa di sviluppo intrapreso dai comuni a noi vicini. Si fa rete fra comuni, enti pubblici e privati, si costruiscono percorsi virtuosi di crescita economico-sociale, e Licata ne rimane fuori, anche quando potrebbe avere titoli e carte da giocare come nel caso in questione. Nel progetto “Costa del Mito”, le spiagge e il territorio di Licata rappresentano un tassello fondamentale, non solo per la naturale continuità territoriale fra la costa gelese e quella agrigentina, ma principalmente per la sua storia fortemente legata alle origini e alle antiche vicende delle due grandi poleis greche di Gela ed Akragas”.

“Pur tralasciando, in questa sede, la vecchia disputa di “cluveriana memoria” del sito della gloriosa Gelas in Licata, non si può, in ogni caso, ignorare – conclude Biondi – che in quello che viene indicato come il sito dell’antica Finzia, il tiranno di Agrigento vi deportò i sopravvissuti della distrutta Gela. Così come non può essere ignorata la battaglia dell’Ecnomos tra il tiranno di Siracusa Agatocle e il generale Cartaginese Amilcare, combattuta nel 310 a.C. fra Mollarella e il fiume Salso, o la leggenda che racconta del terrificante toro di Falaride collocato sula montagna di Licata. Per non parlare dei siti e dei reperti archeologici di epoca ellenica presenti nel territorio e nel nostro museo. Licata, che guarda al turismo come possibile occasione di sviluppo non può restare fuori dal progetto “Costa del Mito”. Bisogna, dunque, adoperarsi per entrare a pieno titolo nella rete dei soggetti pubblici e privati promotori di tale interessante iniziativa. Licata deve ritornare ad essere presente e protagonista nelle aggregazioni dei comuni del comprensorio, contribuendo con le proprie proposte alla crescita complessiva del più ampio bene comune”.

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