Seguici sui social
Salvatore Lombardo

Politica

Ufficio Tecnico, Lombardo: “C’è un nuovo dirigente, ma le carenze di personale restano”

“A distanza di un mese dalla convenzione stipulata con il Comune di Enna, che ha visto colmare il posto vacante di dirigente dell’area tecnica presso il nostro ente, oltre a considerare certamente  indiscusse le qualità del nuovo dirigente, altrettanto confermate mi sembrano le previsioni di inefficacia di un provvedimento che seppur dal lato formale “mette a posto” la situazione gestionale del dipartimento che adesso ha di nuovo una figura apicale, dall’altro nulla cambia nella quotidianità di un Ufficio Tecnico che da troppo tempo soffre di gravissime carenze di personale”.

A scriverlo è Salvo Lombardo, ex assessore del Comune. 

“Il sindaco, che ha annunciato in pompa magna l’arrivo del nuovo dirigente, come se il suo contributo da solo potesse bastare a cambiare in qualche modo le cose, ha trascurato – aggiunge Lombardo – che qualsiasi dirigente, pur dotato di grandi qualità professionali, nulla può quando alla base della struttura mancano uomini, donne e strumenti. In un momento in cui i governi regionale e statale, stanno sperimentando nuove ed efficaci misure per il rilancio dell’edilizia, il nostro territorio si fa trovare ancora una volta impantanato e impossibilitato a godere pianamente dei benefici proposti”. 

Salvo Lombardo avanza una serie di richieste al Comune, ecco quali:

“- perchè non si procede – scrive l’ex assessore – con la nomina di nuove posizioni organizzative a supporto del dirigente che come è noto opera nel nostro Comune a tempo parziale?

– Quale è il motivo per cui il Comune non può attualmente procurarsi nuovo personale per colmare i numerosi pensionamenti che si sono susseguiti negli ulti i tre anni?

– Ma soprattutto, perchè non ci si adopera per completare l’orario di lavoro dei tanti tecnici dell’U.T.C. che ad oggi operano a orario ridotto e che già adesso sono fondamentali per la sopravvivenza del dipartimento?”.  

“Se l’amministrazione rispondesse a queste semplici domande, magari con chiarezza e sincerità, non sarebbe certo una rivoluzione – conclude Lombardo – ma quanto meno potrebbe chiarirci come stanno le cose e con ciò stimolarci ad avanzare proposte e cercare soluzioni come tante volte il sindaco ha chiesto nella sua arcinota e mai effettivamente  provata “apertura alla forze sane della città”.

Pubblicità

Di più in Politica