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Pompieri al centro commerciale

Attualità

Tromba d’aria: tanti gli interventi per i danni. Pullara e i Cinque Stelle criticano il Comune

Vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile, ormai da molte ore sono impegnati in interventi utili a monitorare il territorio per verificare l’entità dei danni prodotti dalla tromba d’aria che nel primo pomeriggio ha interessato Licata e dalla pioggia che, praticamente nelle stesse ore, è caduta copiosa sul territorio cittadino.

Fino a pochi minuti fa i pompieri erano impegnati al centro commerciale “Il Porto”, dove la tromba d’aria ha fatto volar via delle tegole e parte della copertura del tetto. A scopo precauzionale il centro commerciale è stato chiuso, ed ora i pompieri stanno facendo un monitoraggio completo del tetto, per avere piena contezza della situazione provocata dal vento di tempesta. Non ci sono stati feriti, né si registrano danni all’interno della struttura.

Operai del Comune sono intervenuti in viale XXIV maggio, dove è caduto un grosso ramo di un ficus della villa “Regina Elena”. Il ramo è stato rimosso e la strada riaperta.

E’ in corso, da parte degli uomini della Protezione Civile comunale, il monitoraggio dei canaloni di scolo, soprattutto quelli della Playa. L’acqua è arrivata, nel primo pomeriggio, al livello di guardia, ma non c’è stata tracimazione. Al momento non ci sono rischi per il fiume Salso. Il livello del fiume non si è alzato, ma il monitoraggio continua perché si teme, soprattutto, per un eventuale grande quantitativo di acqua che potrebbe arrivare dai paesi a monte, nel nisseno e nell’ennese.

Zone come Fondachello e le piazze Gondar e Duomo si sono allagate nel momento in cui pioveva, ma poi grazie all’entrata in funzione delle idrovore, la situazione è tornata alla normalità.

A proposito del maltempo, critiche all’amministrazione comunale sono state rivolte dal deputato licatese Carmelo Pullara, che ha contestato la scelta del sindaco di non chiudere, oggi, le scuole, “come invece hanno doverosamente fatto – scrive Pullara – i sindaci dei Comuni agrigentini. Se la tromba d’aria fosse arrivata un’ora prima staremmo forse parlando di una tragedia”.

“Mi rivolgo al Sindaco, al Presidente del consiglio, visto la sua decisione di essere parte della amministrazione Galanti e non super partes come il ruolo richiederebbe, agli assessori e ai consiglieri comunali. Alla luce di tutte queste assurdità in serie, credo riflettere – aggiunge il deputato licatese – sulla necessità di dimettersi il prima possibile sia l’unico passo da fare. Interesserò il Prefetto e la Protezione civile per evidenziare il comportamento irresponsabile tenuto da un’amministrazione che ha ignorato le raccomandazioni arrivate. Laddove altri Comuni della Sicilia avevano invece preso per tempo i necessari e logici provvedimenti”.

Pullara continua affermando che “nel mese di ottobre 2018 l’assessore Pira con i tecnici del dipartimento Lavori pubblici chiesero e ottennero grazie anche al mio intervento il finanziamento di 260.000 euro per il ripristino delle caditoie, nel luglio del 2019 l’assessorato regionale e la protezione civile trasmisero il decreto del finanziamento, da allora non si hanno più notizie, bastava procedere con gli adempimenti di gara d’appalto e oggi probabilmente molti danni non si sarebbero verificati”.

Secondo il consigliere comunale Melania D’Orsi, del Movimento Cinque Stelle, “il sindaco non ha soppesato le terribili conseguenze del maltempo che ha vessato Licata. Decidendo di emettere l’ordinanza di chiusura delle scuole alle 9:30 del mattino, quando bambini ed insegnanti, non solo licatesi, si trovavano già a scuola. Considerando le previsioni meteo di domani non rassicuranti, quali saranno i provvedimenti che adotterà l’amministrazione, reduce dall’esperienza odierna?”.

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