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Antonio Pira

Politica

Tributi, bilancio e questione stadio “Dino Liotta”: lettera aperta di Antonio Pira al sindaco

Antonio Pira, ex assessore comunale, ha inviato una lettera aperta al sindaco di Licata Pino Galanti.

“Sindaco,  avevo promesso a me stesso – scrive Pira – di non parlare più della amministrazione Galanti e dei danni, alcuni ahimè, non più sanabili. Però i ripetuti schiaffi che continua  a dare alla città oramai stordita da mille problemi, mi hanno spinto a scriverle pubblicamente. La sua non amministrazione o amministrazione per pochi oramai non fa più notizia,  ultimamente  abbiamo letto comunicati da parte del Pd, Lega, 5 Stelle,  opposizione in genere, sui temi uffici, tributi,  bilancio,  consuntivo 19, tari,  bollette pazze,  etc etc, argomenti che oltre a mortificare la sua città stanno creando danni non indifferenti al tessuto economico. Perché sindaco? Faccia un consiglio comunale aperto e spieghi alla città perché, il perché di queste scelte scellerate”.

Antonio Pira affronta, inoltre, la questione stadio.

“Il Licata calcio – scrive l’ex assessore – è da sempre uno dei pochi motivi di vanto che Licata negli ultimi 50 anni ha avuto.  È grazie al Licata calcio degli 80/90 che la nostra città è saltata agli onori della cronaca sportiva nazionale. Poi il Licata calcio era caduto in disgrazia e dopo, da qualche anno, grazie alla nuova proprietà  targata  Massimino, capace,  seria e competente, si è riaccesa la speranza di ritornare ai fasti di un tempo.  Proprietà che non solo ha investito e investe tutt’ora,  ma che è stata capace di creare connessioni con il tessuto economico e politico locale al solo scopo di rendere la società più forte. La proprietà proprio in ottica di crescita per garantire un futuro stabile al Licata calcio,  ha chiesto la concessione degli stadi e di stabili distrutti per adibirli a foresteria, si sarebbe fatto carico di tutto la proprietà, a scomputo degli affitti.  Inoltre, grazie a finanziamenti specifici, si poteva accendere un mutuo per l’adeguamento dello stadio,  mutuo che buona parte di esso sarebbe stato pagato – aggiunge Pira – dalla proprietà sotto forma d’affitto. Operazione già fatta in altri comuni. Una amministrazione, avrebbe corso per far sì che tutto ciò si mettesse in pratica prima possibile,  oltre a beneficiarne le strutture ormai al collasso e pronte a essere chiuse per inagibilità, sarebbe un’opportunità per tutta la città. Inutile sottolineare, caro sindaco, i benefici economici che la città ne trarrebbe con il Licata calcio in serie maggiori”. “Colgo l’occasione di ringraziare – conclude Pira – il presidente Massimino e la proprietà dell’ennesimo sforzo fatto, infatti non solo hanno rifiutato un’offerta importantissima per cedere un nostro giocatore, ma allo stesso tempo hanno rafforzato la rosa, segno evidente di serietà”. 

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