Politica
Tre consiglieri scrivono al sindaco: “Non si chiuda il Sitr di piazza Elena per concedere i locali ad un’associazione”
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Scritto da
Redazione
Tre consiglieri comunali di Licata, Andrea Burgio, Angelo Curella e Giovanni Spiteri, chiedono di “stoppare” “la proposta di delibera, che ci risulta in lavorazione – scrivono – presso il Gabinetto del Sindaco, relativa alla concessione ad un’associazione dei locali di Piazza Elena che oggi ospitano l’ufficio SITR e che da circa un anno e mezzo ospitano pure l’ufficio toponomastica e le riunioni della relativa commissione”. “Immobile – aggiungono i tre consiglieri comunali – quello di Piazza Elena che, è bene ricordarlo, è stato ristrutturato e adibito a nodo comunale del Sistema Informativo Territoriale Regionale, grazie a finanziamenti europei”.
Secondo Burgio, Curella e Spiteri “già chiudere un ufficio per ospitare un’associazione (per quanto meritoria possa essere quest’ultima) è una assurdità, in questo caso l’assurdo è doppio. E contestiamo fortemente questa decisione invitando altresì il sindaco Galanti a rivederla. Nella direttiva non si fa menzione a quale titolo l’immobile viene affidato, concesso, ovvero se a titolo gratuito oppure oneroso, per quanti anni, a quali condizioni. Non si chiarisce se l’ammontare del canone è previsto, se vi è un disciplinare, se vi è stato un bando a cui partecipare. Niente di tutto questo. Una procedura vaga e su cui non possiamo tacere”.
“Ricordiamo all’amministrazione – scrivono ancora i tre consiglieri comunali – che il regolamento per l’uso dei beni comunali prevede un’entrata certa da assicurare sempre all’ente, specialmente in questo periodo di vacche magre. Vogliamo chiedere inoltre al sindaco se è sicuro che il presidio SITR venga trasferito in locali idonei. Su questo qualcuno ha fatto una valutazione preliminare? I locali individuati, per intenderci, sono quelli della vecchia posta piccola di viale XXIV maggio, che occupa l’ufficio Europa. Il sindaco o chi per lui ha interloquito con le rappresentanze sindacali prima di prendere questa decisione? Se sì, cosa ne pensano le organizzazioni?”.
“Sindaco, E’ sicuro – concludono Burgio, Curella e Spiteri – di volersi prendere tale responsabilità, visto l’evidente danno erariale (mancato introito) ed altro. Ma soprattutto, ci chiediamo, perché? Non sarebbe più facile destinare a questa associazione richiedente locali che ospitano già altre associazioni?”.
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