L’urologo licatese Angelo Territo ha iniziato, nella qualità di visiting professor, una collaborazione con l’ospedale Sourasky Medical Center di Tel-Aviv, per dare inizio al programma di trapianto renale robotico.
Territo è stato al fianco dell’equipe di chirurghi dell’ospedale israeliano che ha eseguito il primo trapianto di rene con approccio robotico.
“Sono molto lusingato – è il commento di Territo – di esser stato contattato dai colleghi chirurghi a Tel Aviv per affiancarli ad iniziare il programma di Trapianto renale robotico nel loro centro. L’intervento è stato parecchio delicato, soprattutto dato il fatto che il rene proveniva da un donatore vivente. Si tratta di un ulteriore “passo avanti” nel promuovere il trapianto renale robotico nel Mondo. Questo obiettivo deriva dagli insegnamenti del mio mentore (Dottor Breda), pioniere del trapianto robotico in Europa nel 2015 e da sempre promotore della mini-invasività in urologia. Da lui ho appreso, oltre alla chirurgia urologica, la dedizione e la passione per il trapianto di rene”.
L’urologo licatese spiega quali sono i vantaggi della chirurgia robotica nel trapianto renale.
“Si tratta di una tecnica mini-invasiva che, in questi anni, ha dimostrato numerosi vantaggi – sono le parole di Territo – tra cui: rapido recupero post operatorio, minore necessità di trasfusioni ematiche, minor dolore post – operatorio, ottimi risultati cosmetici (minima cicatrice), minor rischio di talune complicanze tipiche della chirurgia a cielo aperto”.
Angelo Territ, 36 anni, è originario di Licata e da anni lavora presso l’Ospedale Universitario Fundació Puigvert, prestigioso centro urologico e nefrologico in Europa, dedicandosi principalmente alla cura dei tumori dell’apparato urinario (reni, vescica, prostata, testicoli, pene) ed ai trapianti di rene. Dal 2021 è direttore della sezione dei Giovani Urologi Accademici dell’Associazione Europea di Urologia che riunisce giovani esperti nel campo della trapiantologia renale. E’ docente per i corsi di formazione in chirurgia robotica applicata al trapianto renale presso l’Accademia Internazionale di Chirurgia Robotica “ORSI” in Belgio. Il suo costante impegno nella ricerca scientifica ha prodotto risultati già pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali”.
