Politica
Polemiche Tari, “Licata Libera”: “Nulla di quanto annunciato in campagna elettorale è stato fatto”
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Scritto da
Angelo Augusto
Non accennano a placarsi le polemiche sulla Tari. Sulla questione è intervento, con una nota, il gruppo Licata Libera presieduto da Francesco Russo.
“Nulla di quanto annunciato dall’attuale sindaco – scrive Licata Libera – a proposito della Tari, in campagna elettorale, è stato fatto. Ma andiamo con ordine: la differenziata, che doveva partire nel mese di giugno 2018, rimane una chimera, e nel frattempo la raccolta prosegue ad intervalli irregolari. Il consiglio comunale, con delibera 57 del 4 settembre 2018, approva il Pef del 29/04/2018 contenente gli aumenti delle aliquote Tari del 37,5%. Viene chiesto più volte, da parte dei consiglieri dell’opposizione, delle associazioni e della cittadinanza l’applicazione dell’articolo 23 c. 9 del regolamento Tari, previdente l’esenzione per i periodi di mancata raccolta a qualunque titolo, ma l’amministrazione, dopo aver dichiarato che tale esenzione, costituente un obbligo di legge, causerebbe un buco di bilancio se applicata (e ciò contrasta sia con la legge che con quanto espresso dalla Corte dei conti tramite la determina 139/2018) si è trincerata nel totale silenzio. Per l’applicazione di tale articolo abbiamo organizzato una raccolta firme”.
“Cinque consiglieri di maggioranza – aggiunge Licata Libera – propongono uno slittamento della terza rata, ma durante la discussione del 22 gennaio scorso tale proposta viene ritirata temendo un danno erariale in considerazione di 800.000 euro di introiti Tari, contro 5 milioni stimati, preoccupazione infondata in virtù del fatto che il danno erariale consiste nel danneggiamento o nella perdita di beni o denaro (danno emergente) prodotto alla propria o ad altra amministrazione (art. 1, quarto comma, L.n. 20/1994), o nel mancato conseguimento di incrementi patrimoniali (lucro cessante), così come disposto dall’art. 1223 c.c., e lo slittamento di due mesi di una rata non causa perdita e/o mancato incremento. Infine l’amministrazione comunica che, a seguito della firma del contratto di raccolta rifiuti con la ditta Iseda, il costo preventivato è di € 4.279.5723,59, ma l’amministrazione non dice che tale costo è al netto dell’Iva, (941.495,19 euro), del costo di conferimento in discarica (per il quale si dovrà approvare un nuovo Pef, ma possiamo prendere come riferimento il precedente dato pari ad 2 milioni) e della quota di funzionamento da parte del Comune da destinare alla Srr, pari a 530.000 euro, arrivando ad un totale di 7.751.018,78 euro, contro i € 7.200.000,00 precedenti, quindi con un aumento – nella migliore delle ipotesi – del 7,71%, un aumento che sarà di certo più alto dato che non conferiamo più a Siculiana ma ad Alcamo e Lentini e quindi ci chiediamo: ma chi pagherà mai?”.
“Non c’è da stupirsi – conclude Licata Libera – se la cittadinanza si senta presa in giro”.