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Si è insediata la Commissione regionale per l’autotrasporto. Bella: “Lo stato di agitazione rimane”

Si è insediata ieri la Consulta regionale per l’Autotrasporto guidata dal neo assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò.

Salvatore Bella, presidente di Aitras Sicilia, annuncia ce “rimane lo stato di agitazione in attesa di risposte concrete”.

“Durante la prima riunione – aggiunge Bella – sono stati affrontati i temi più caldi del settore:

• il ripristino del bonus siciliano per le autostrade del mare in questo particolare momento in cui anche il Marebonus nazionale non è stato riconfermato;

• la costruzione di aree di sosta sicure per mezzi pesanti lungo le principali arterie stradali e autostradali dell’isola che consentano agli autisti di osservare le ore di riposo imposte dal Codice della Strada;

• il coordinamento tra le parti coinvolte per decongestionare i porti di Palermo e Catania;

• lo stato dell’arte del contributo per l’attraversamento dello Stretto di Messina”.

“Per questo ultimo punto le associazioni – scrive ancora Salvatore Bella -hanno avuto conferma del fallimento della misura pubblicizzata invece come un successo da parte dell’allora Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e dell’allora Presidente della Regione Nello Musumeci: ad oggi sono stati erogati solo 160.000,00 euro su 10 milioni disponibili per i motivi che noi associazioni avevamo previsto quando ci fu sottoposta la bozza del provvedimento.

Una misura partorita in fretta e furia senza nessuna programmazione:

• in de minimis, quindi senza notifica e autorizzazione dall’U.E. che di fatto ha impedito alle imprese medio-grandi di potere presentare istanza;

• con una procedura così inutilmente farraginosa e obsoleta dal fare scoraggiare e desistere le piccole aziende. Prima della pubblicazione del provvedimento le associazioni diedero molti suggerimenti per snellire le procedure, tutti rimasti inascoltati.

Bisogna riconoscere che l’attuale Assessore Aricò, che ringraziamo, si è impegnato – conclude Bella – ad apportare su questo fronte le modifiche necessarie per “salvare” quanto non già restituito in economia e spendere i 2,8 milioni di euro rimasti e ad approfondire gli altri temi affrontati, cercando di trovare le risorse necessarie alla realizzazione delle richieste della categoria”.

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