Cronaca
“Si barrica in casa per evitare un controllo della polizia”, licatese arrestato per resistenza
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Scritto da
Angelo Augusto
Resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Sono le accuse che la polizia di Licata, diretta dal vice questore Cesare Castelli, contesta ad un licatese di 50 anni che è stato arrestato ieri sera.
“Nel corso di un’attività di polizia rivolta alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, gli agenti traevano in arresto – scrive la Questura – un pregiudicato cinquantenne licatese per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Gli uomini del Commissariato si recavano presso l’abitazione di L.C.F. per effettuare una perquisizione alla ricerca di sostanze stupefacenti e/o psicotrope pronte allo spaccio. L’uomo, alla vista della Polizia, si barricava in casa per un lasso di tempo considerevole, impedendo di fatto l’accesso agli agenti operanti nell’espletamento di un’attività di Polizia giudiziaria. Nella circostanza l’odierno arrestato, nel tentativo di ostacolare l’attività di polizia, chiudeva repentinamente la porta d’ingresso dell’abitazione, provocando lesioni all’avanbraccio ed alla mano ad un agente che si accingeva ad entrare nell’abitazione”.
“Gli agenti, con non poche difficoltà, riuscivano ad accedere nell’appartamento – aggiunge la Questura – ed a procedere alla perquisizione che, permetteva il rinvenimento di una considerevole somma di denaro in banconote di piccola taglia delle quali l’uomo non sapeva dare contezza. Pertanto, dopo gli adempimenti di rito il pregiudicato veniva tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Agrigento, veniva condotto presso la propria abitazione per ivi rimanere agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Si attendono le determinazioni del P.M. della Procura agrigentina e del Giudice della convalida”.