Secondo giorno di sciopero della raccolta, città “sommersa” dai rifiuti. E la soluzione?

Anche oggi gli operatori ecologici di Licata, o perlomeno gran parte di loro, hanno incrociato le braccia. Basata farsi un giro per le vie del centro abitato per comprendere che l’adesione allo sciopero proclamato dalla Cgil funzione pubblica è stata massiccia. Ci sono rifiuti ovunque. Del resto, considerato che abitualmente basta solo un giorno di sciopero per mandare in tilt la raccolta, figuriamoci che succede se lo stop è addirittura di due giorni.

Le foto che vi mostriamo testimoniano quanto la situazione sia difficile. In via San Paolo, in via Principe di Napoli, in piazza Progresso, così come nelle vie Gela e Salso (dunque sia nel centro storico, sia in periferia), i cassonetti sono stracolmi e, al solito, i randagi hanno fatto scempio della spazzatura.

Nel corso della mattinata gli operatori ecologici, insieme ai rappresentanti della Cgil funzione pubblica, con in testa il segretario provinciale Alfonso Buscemi, daranno vita ad un sit in di protesta davanti al Comune. Gli operatori ecologici chiedono la liquidazione degli emolumenti arretrati, ed anche se il Comune ha saldato lo stipendio di marzo, la situazione non si sblocca.

Riteniamo sia opportuno che l’amministrazione comunale trovi una soluzione al problema e lo faccia subito. La città non può permettersi di continuare a rimanere nelle condizioni che le nostre foto testimoniano. 

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