Seguici sui social
Vincenzo Scuderi

Storie

Scuderi esalta l’Hospice del Civico di Palermo: “Angeli che si occupano dei malati terminali”

Da Vincenzo Scuderi, volontario all’Arnas Civico di Palermo e al San Giacomo d’Altopasso di Licata, ci arriva una nota in cui descrive il lavoro all’Hospice del presidio palermitano. Lo pubblichiamo volentieri.

“L’Hospice si prende cura del paziente nella fase terminale della malattia, assistendolo in tutte le sue dimensioni esistenziali: fisica, psichica e spirituale.

Non è una struttura impersonale, triste, anonima, di abbandono del malato a sé stesso, piuttosto, principalmente umana oltre che solidale, di amorevole accompagnamento; è costituita da personale medico e paramedico altamente specializzato, accogliente, disponibile al massimo grado che si prende cura, con amore, veramente “oblativo” del paziente nell’ultima fase della vita, curandolo con terapie di sostegno, accompagnandolo con un percorso psicologico mirato per non farlo soffrire, per alleggerire il dolore, aiutarlo nelle difficoltà del respiro, evitargli soffocamenti, vigilando essenzialmente sul suo benessere, soprattutto, con la presenza del medico palliativista. Si occupa anche del sostegno al familiare – caregiver.

Il malato terminale viene curato con una grande disponibilità d’animo, col sorriso, possibilmente con un abbraccio, una carezza, ed egli risponde sempre con quella generosità espressiva di gratitudine, che la può intendere soltanto chi, tra il personale medico e paramedico, la prova, chi riceve tale privilegio di generoso compenso.

Viene creato un ambiente per far sentire l’ammalato, possibilmente, come a casa propria, magari permettendo l’ingresso di una animale amico dell’uomo che possa consolarlo, oppure organizzando degli incontri musicali per dare sollievo, distrazione con l’armonia della musica e farlo rilassare, possibilmente, dalla propria condizione, mettendo a disposizione finanche un cucinino per sentirsi a casa propria.

Da volontario, quando per la prima volta sono entrato nel reparto dell’Hospice del Civico – Arnas – di Palermo, mi sembrava d’immettermi in un’altra dimensione di conforto della vita, come fossi fuori dalla vita ospedaliera.

Ho avvertito, a primo impatto, una sensazione particolare austera e rispettosa, quasi religiosa, come se a regnare fosse l’amore a ogni costo, come se già nell’aria si diffondesse il senso vero, umano, dell’accoglienza, della dedizione assoluta, del silenzio che non assorda, ma che trasmette speranza, riguardo, dedizione e considerazione da parte di tutto il personale verso la persona ricoverata.

L’Hospice è un reparto in cui l’ammalato e il familiare vengono presi idealmente per mano, tra le braccia, per essere devotamente serviti con quelle cure mirate a lenire ogni e qualsiasi patimento.

Ciò è attestato dai numerosi messaggi lasciati per iscritto in un apposito libro da parte familiari in cui, spesso descrivono il personale sanitario come “angeli”, lodando “le capacità, l’abnegazione, la pazienza di quanti lavorano all’interno di questa struttura, offrendo dignità ai pazienti, in una fase della loro vita di estrema fragilità e dolore”.

L’attività dell’Hospice nei confronti del malato terminale e del familiare, in quei momenti finali, è come se l’intera umanità offrisse sé stessa in dedizione, deferenza. Del resto, quando un componete di questa società viene meno alla vita, strappato da questa vita per patemi improvvisi e dolorosissimi, perde, nel contempo, una parte di sé stessa; di contro, trova consolazione pensando che l’anima del nostro amico passato a miglior vita, si è elevata nel cielo del Buon Dio, consolato tra le Sue braccia amorevoli.

C’è da augurare che l’Hospice di Palermo venga dotato di almeno due psicologi, oggi, momentaneamente privato o, ancora meglio, di pisconcologi, specificatamente addetti ad accompagnare il malato e il familiare nel percorso finale, considerando che il dolore psicologico è pari a quello fisico.

Gli operatori sanitari definiti “Angeli” dell’Hospice vigilano sempre con delicatezza, con amore gli “Angeli” della “nuova” vita, sicuramente, per diventare un’unica essenza sovrumana di donazione, espressione di amore reciproco incommensurabile.  Su questo, non c’è dubbio alcuno”.

News, informazioni, curiosità ed eventi della città di Licata. Per la tua pubblicità su Qui Licata invia una mail a info@popupadv.it

Pubblicità

Di più in Storie