Richiedenti asilo politico e rifugiati, Comune di Licata al lavoro per accogliere ed integrare

E’ all’insegna di accoglienza e integrazione che il Comune di Licata, col progetto Sai, viene incontro ai richiedenti asilo politico e rifugiati provenienti da Africa e Medio Oriente.

Nel cartellone dell’estate licatese è stato perciò inserito l’evento “Ti presento l’Africa, culture in ballo” dell’associazione “Le Culture diverse”.

“Ringrazio Cristina Marchione – scrive Violetta Callea, assessore comunale alla Cultura – per averne proposto la realizzazione di questo evento. A Licata, per gestire il progetto Sai, il Comune si avvale della Cooperativa Sole quale ente attuatore, che porta avanti diverse attività per  la realizzazione piena dall’accoglienza integrata. Per fare ciò operano diverse figure professionali con competenze specifiche, come l’assistente sociale, l’educatore professionale,  la psicologa, lo psichiatra, l’ operatore legale, il mediatore linguistico, l’operatore socio sanitario. Elemento in comune che hanno i beneficiari, che sono rifugiati politici o richiedenti asilo, è il senso di perdita della propria casa, intesa non solo come luogo fisico ma come nucleo della propria identità, degli affetti e della storia personale”.

“Quindi sta a queste importanti figure professionali – aggiunge Callea -occuparsi del percorso di integrazione dei beneficiari nostri ospiti. Nell’ultimo periodo per fare solo degli esempi, sono stati attivati nel progetto rete  SAI diversi laboratori: uno, in particolare, che ho seguito recentemente con  i responsabili dell’ufficio toponomastica Giovanni Casano e dell’ufficio Europa Carmelo Occhipinti,  ha portato alla realizzazione di ben 70 tabelle toponomastiche in ceramica da parte di 15 beneficiari SAI”.

“Abbiamo avuto anche modo, come comunità ospitante, di avvalerci – conclude Violetta Callea – della loro collaborazione anche in attività di pubblica utilità come  nella pulizia dei giardini e delle aree pubbliche. Recentemente, sempre con il progetto Sai si e svolta una gara podistica al porto turistico, in occasione della giornata del rifugiato  ma sono diverse anche le  attività   portate avanti con le scuole , come le 3 edizioni del bando ” Licata città piena di colori” e “città senza barriere “, con la  partecipazione diretta dei beneficiari che hanno fatto conoscere e raccontato   ai ragazzi delle scuole di Licata  la loro esperienza di vita ;il progetto Sai mira a far sentire i beneficiari infatti parte attiva nella nostra comunità e dare senso alla buona integrazione, non preoccupandoci quindi  come ente locale inserito nella rete Sai di fornire solo vitto e alloggio ai beneficiari  ma, sempre attraverso il prezioso contributo del terzo settore, di fornire servizi complementari, come informazione, alfabetizzazione,  orientamento, assistenza, accompagnamento, bel percorso di conquista della propria autonomia  socio culturale”.