Resti della potatura di alberi e siepi abbandonati sugli scogli, “sfregio” alla spiaggia di Balatazze

E’ domenica, decidi di trascorrere alcune ore in una delle calette della costa licatese, quelle che quando ti si presentano davanti, dopo avere percorso una strada in discesa che avrebbe bisogno urgente di manutenzione, ti riconciliano con la bellezza. Mare azzurro incontaminato, scogli a strapiombo sul mare, sabbia dorata ed il profumo della salsedine che ti “assale” appena scendi dall’auto. Insomma, un paradiso. 

Eppure c’è chi quel paradiso prova a rovinarlo. In inverno l’area destinata al parcheggio delle auto, e le stradine sterrate che conducono alla spiaggia della Balatazze ed a quella attigua, altrettanto bella, di Scogliu Ciattu, erano pulite. Adesso, in più punti, c’è chi ha pensato di liberarsi di ciò che rimane della potatura di alberi e siepi abbandonandoli proprio accanto all’ingresso degli arenili. E chi lo ha fatto, ammesso che sia stata una sola persona, ci ha messo del tempo. I cumuli con resti di alberi, aiuole, siepi, sono diversi e molto alti. Gli autori del gesto devono essersi confusi, scambiando un sito straordinario con una discarica. Sarebbe il caso che, magari senza farsi vedere, recuperassero quanto hanno abbandonato nel sito e lo conferissero nelle apposite discariche.

Al tempo stesso, forse, da parte del Comune non guasterebbe l’installazione di un sistema di videosorveglianza utile a scoprire, ed a farli vergognare (ovviamente dopo averli multati a dovere) coloro i quali hanno rovinato con la loro inciviltà l’area. Vergogna!

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