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Rendiconto finanziario esercizio 2019, l’opposizione: “Ecco perchè lo abbiamo bocciato”

Cinque consiglieri comunali di opposizione hanno diffuso una nota per spiegare le ragioni del loro no, in occasione del consiglio comunale dei giorni scorsi, al rendiconto finanziario dell’esercizio 2019 del Comune.

La nota porta la firma di: Martina Farruggio, Domenico Sambito, Angelo Iacona, Francesco Moscato e Piera Di Franco.

“La motivazione del voto contrario – scrivono i 5 consiglieri comunali – è non solo nella salvaguardia del paese di Licata, dei suoi cittadini, dei dipendenti comunali di ruolo o precari, ma anche dalle tante ditte che vantano crediti nei confronti dello stesso Comune, spesso rappresentate da piccoli artigiani. L’amministrazione Galanti, doveva cogliere la sfida importante già nel primo periodo di questa legislatura: gestire il cambiamento, risanare il comune e metterlo in condizione di operare con tranquillità nei prossimi decenni; e per raggiungere tale scopo era necessario impostare correttamente i fattori di successo dell’organizzazione della macchina comunale, così come l’assessore Iacona aveva più volte esternato in vari interventi pubblici, quali:

•        la scelta della struttura organizzativa più adeguata;

•        il corretto dimensionamento delle risorse all’interno della struttura;

•        la gestione per processi;

•        la standardizzazione dei flussi fisici ed informativi;

•        le regole di coordinamento tra le risorse;

•        la gestione dei carichi di lavoro e dei vincoli;

•        il controllo delle performance (misurazione, incentivazione, retroazione);

•        i sistemi di comunicazione e reporting;

•        i processi di miglioramento continuo.

Niente di tutto questo è stato messo in atto”.

“Ci troviamo a questo punto perché il sindaco – aggiungono i 5 consiglieri di opposizione – con la sua maggioranza nell’agosto 2019 ha interrotto, bruscamente e senza dare la dovuta continuità al lavoro svolto dal precedente assessore che, attraverso l’incremento del recupero dell’evasione tributaria comunale, ma ancor di più con l’utilizzazione della norma cosiddetta Salva Catania aveva avviato un percorso finalizzato alla salvaguardia dei conti comunali, e quindi dei cittadini e della città di Licata. Invece, di mettere in atto tutti quegli accorgimenti tecnici amministrativi volti a raggiungere l’obiettivo della rinascita di Licata, abbiamo assistito all’interruzione della procedura per la raccolta della differenziata e ancora oggi non si capisce per quale motivo è stata interrotta!! Provocando un aumento esponenziale del costo della raccolta e dello smaltimento della spazzatura che è schizzato alle stelle. La piena ed assoluta responsabilità politica amministrativa di tale situazione è del sindaco e della sua maggioranza che potrebbero, a questo punto, salvaguardare la dignità politica, solo con le dimissioni”.

“Ha voluto essere – conclude l’opposizione – il solo uomo al comando, eliminando tutte le voci che potevano fare nascere un contraddittorio costruttivo. Non ci assumeremo la responsabilità di questa grave colpa e macchia, quali consiglieri comunali eletti, col voto popolare. Peraltro, la proposta deliberativa inerente il ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale si presenta priva:

  • di una relazione tecnica circa le cause che portano ad adottare tale procedura;
  • di una relazione economico finanziaria che spieghi nel dettaglio come si intende procedere con tale adempimento, atteso che, in mancanza di sostenibilità dell’atto, il dissesto finanziario è consequenziale (vedasi esperienza altri enti (Giarre ad esempio)”.

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