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Regolamento sui tributi, Confcommercio: “Sia rivisto, per evitare misure punitive”
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Redazione
Confcommercio torna in campo, stavolta con la delegazione di Licata, per chiedere il rinvio dell’approvazione del nuovo regolamento sui tributi. Approvazione prevista durante il consiglio comunale di questa sera.
“La delegazione di Licata, così come tutta la Confcommercio ribadisce, in modo da sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, che i tributi vanno pagati. Non si può che essere favorevoli – si legge in una nota – e fiduciosi quando un Comune decide di intensificare i controlli, che di fatto premiano i contribuenti virtuosi che hanno sempre fatto il proprio dovere. Quando i controlli investono le categorie produttive, devono essere rigorosi ed estendersi a tutti gli aspetti a cominciare ad esempio dai controlli, altrettanto rigorosi, sull’abusivismo commerciale che è una delle piaghe che minano la sana economia cittadina e che, ovviamente conduce ad una concorrenza sleale proprio facendo leva sull’inesistenza degli abusivi nell’anagrafe tributaria”.
2La decisione presa dall’Amministrazione Comunale di Licata di prevedere nel nuovo Regolamento delle procedure che potrebbero portare alla revoca della licenza o al diniego delle autorizzazioni per l’avvio di nuove attività, in questo particolare e attanagliante periodo storico – aggiunge Confcommercio – per le attività commerciali e produttive, desta motivate preoccupazioni, in quanto potrebbe minare la sostenibilità aziendale e quindi l’economia familiare di migliaia di cittadini licatesi. Inoltre, la sospensione delle autorizzazioni commerciali non rappresenterebbe un vantaggio per nessuno e farebbe ulteriormente deprimere il PIL di questa città e le stesse entrate del Comune”.
“Riteniamo che le istituzioni tutte, devono essere motivate dal dover infondere fiducia, attuando – scrive ancora l’associazione di categoria -aiuti concreti per le aziende affinché possano contribuire fattivamente a rimanere in vita ed evitare quindi un disastro economico e sociale senza precedenti. Quindi, dovrebbero essere escluse misure afflittive e punitive a danno dei propri cittadini che con tante sofferenze, oggi più che mai, cercano di portare avanti le proprie aziende, fonte di sostegno familiare, per sé stessi e per i propri dipendenti. Nessuno vuole negare il diritto/dovere del Comune di dotarsi, e quindi applicare, ogni strumento utile e necessario a regolamentare le diverse attività, affinché possa garantirsi la condizione ottimale per operare in serenità e nel rispetto dei luoghi e delle norme e al contempo garantire i migliori standard possibili. Ma al tempo stesso, gli “strumenti” utilizzati devono essere consoni, efficaci, efficienti e soprattutto devono evitare effetti più negativi delle problematiche che vogliono risolvere”.
“Serve rivedere in toto il regolamento in questione perché ricordiamo e ribadiamo – conclude Confcommercio – che spegnendosi le insegne, si spengono inevitabilmente le luci che illuminano la città”.
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