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Angelo Biondi

Politica

Regolamento sui tributi, Biondi: “L’approvazione spacca in due il consiglio e la città”

“Aver approvato il regolamento sul contrasto all’evasione con il solo voto favorevole di 13 consiglieri su 24, è stata, a mio avviso, un’occasione persa per dare, finalmente, inizio ad un percorso politico-amministrativo ampiamente condiviso e più partecipato possibile”.

Ad affermalo è l’ex sindaco di Licata Angelo Biondi, che già nei giorni scorsi aveva manifestato perplessità sul regolamento varato dalla giunta ed ora approvato, in aula, dalla maggioranza consiliare.

“Quel percorso, da lungo tempo e da più parti auspicato, di pacificazione politico-sociale delle varie componenti che formano la nostra comunità e che rappresenta (ne sono fermamente convinto) l’unica vera strada per la rinascita di Licata. Ogni altra via, specialmente – aggiunge Biondi – quella dell’aspra contrapposizione tra rappresentanti politici, nonché la divisione in buoni e cattivi dei propri concittadini, non farebbe altro che ripetere gli errori ed alimentare i veleni che, negli anni, hanno portato la nostra città nel baratro più profondo. Aver voluto (ad ogni costo) portare in votazione un atto di così forte impatto sul già debole tessuto economico e sociale della città – nonostante buona parte dei Consiglieri Comunali e tutti i sindacati di categoria, chiedevano un tavolo di concertazione al fine di esitare un regolamento antievasione ampiamente condiviso e soprattutto sostenibile – non solo ha spaccato in due il Consiglio Comunale, ma, cosa più grave, ha creato una grave frattura fra i cittadini licatesi, mettendoli uno contro l’altro”.

“Da una parte – scrive ancora l’ex sindaco di Licata – l’onesto e bravo cittadino contribuente, dall’altra il cattivo titolare d’impresa che ha, da sempre, evaso, sistematicamente, ogni tributo locale. E per dare più enfasi a questo concetto (con specifico riferimento alla TARI) si è utilizzato impropriamente il motto “pagare tutti per pagare meno”, lasciando intendere che le imprese che non hanno pagato o potuto pagare detto tributo, sono responsabili delle bollette esose che annualmente arrivano al comune cittadino. Niente di più falso. Chi è in regola con i pagamenti sta solo pagando la propria quota parte sulla base di un alto costo del servizio, che è suddiviso sul numero di persone e attività che, in atto, risultano nell’elenco comunale dei contribuenti e seguendo le direttive di un iniquo regolamento TARI. Per pagare di meno, bisognerebbe allargare la platea dei contribuenti, individuando tutti coloro che non sono mai stati inseriti in tale elenco e cioè i reali evasori fiscali, e mettendo mano al registro delle varie tipologie di utenze, stilato, in fretta e furia ed in maniera parecchio raffazzonata, nel lontano 2014”.

“Spaccando in due la città non si va da nessuna parte. Non era certo questa l’aspettativa di quanti abbiamo sostenuto – conclude Angelo Biondi – la candidatura di Angelo Balsamo (almeno non la mia). Dai suoi discorsi preelettorali, di cui ci siamo fidati, abbiamo ascoltato parole di condivisione nelle scelte, di ascolto e coinvolgimento di tutti i cittadini nell’azione amministrativa, di pacificazione politica e sociale. Siamo solo a due mesi di questa nuova consiliatura, sicuramente lo stress e il nervosismo causato dalle tante emergenze non ha contribuito ad avere una visione d’insieme serena e ponderata. Ci può stare qualche eccesso di decisionismo nei nostri nuovi amministratori, ma ci sta anche il ripensamento e la moderazione di chi ha il compito di gestire la cosa pubblica”.

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