Calcio
“Quelli della B”, Maurizio Miranda: “Quella volta che marcai Van Basten…”
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Redazione
Quattro stagioni a Licata per Maurizio Miranda, difensore centrale con passato anche da attaccante, Zeman gli cambia ruolo e Cerantola contribuisce a formarlo, con risultati di primissimo livello.
Tra le gare nell’almanacco da consegnare alla storia e raccontare a figli e nipoti, è iscritta di diritto la partita sul neutro di Brescia, in Coppa Italia contro il Milan di Sacchi allenatore e degli olandesi in campo. E’ uomo e calciatore amato Miranda, ancora oggi quando torna in città per ritrovare vecchi amici, viene accolto con entusiasmo, la bellezza non si dimentica. E quel Licata era dal fascino indiscusso, capace di far innamorare chi ha avuto la fortuna di vederlo ma anche tutti coloro che ricordano quel tempo, attraverso giornali e archivi storici del pallone.
“Un periodo straordinario a Licata, una squadra ed una società meravigliose, un gruppo di giocatori talmente unito da compiere quello che ancora oggi è davvero un qualcosa di magico, il Licata promosso in serie B per me è la parte più importante della mia carriera, sono grato alla città, ai tifosi, mi hanno dato tantissimo. Ho diversi amici a Licata, tornando sono sempre riaccolto con grande calore, Licata è certamente nel mio cuore e tutti i miei compagni di quegli anni unici”.
Nell’anno della promozione, in un girone di Coppa Italia con Lazio, Messina e Campobasso, è presente anche il Milan di Sacchi, per indisponibilità del “Meazza”, si gioca al “Rigamonti” di Brescia, campo neutro, il Licata perde 2-0 ma non sfigura e Miranda, è il marcatore di Virdis e Van Basten: “E’ un ricordo che porto con me, ho avuto la responsabilità ed il piacere e la fortuna di giocare contro il Milan e marcare Virdis e Van Basten, non capita certo tutti i giorni. Uscimmo sconfitti ma rimane una partita importantissima”.
In quattro stagioni tra C e B con il Licata, Miranda annovera settantacinque presenze, condite da sei reti. Passa poi al Foggia, ritrovando Zeman, quindi al Messina chiudendo nel 1995 a Bagheria. Un trascorso da allenatore tra D e C, oggi preferisce guidare formazioni giovanili:
“Mi piace allenare i ragazzi, ci sono delle soddisfazioni, non mi sono mai staccato dal calcio, una volta finita la carriera da giocatore, ho intrapreso quella di tecnico”.
Promette di tornare presto a vedere il Licata allo stadio auspicando un futuro calcisticamente felice.
“Con molto piacere, mi organizzerò per vedere il Licata dal vivo approfittandone per stare un paio di giorni in città con vecchi amici. Auguro ai gialloblù di avere belle soddisfazioni e di calcare campi importanti come la città e la tifoseria meritano”.
Vincenzo Montana
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