Calcio
“Quelli della B”, Claudio Minincleri: “Che gruppo quel Licata, una famiglia!”
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Scritto da
Redazione
Mancino di gran talento, tocco delicato, innate geometrie in mezzo al campo. Sapeva dirigere le operazioni, smistare con ordine e disciplina tattica. Claudio Minincleri, di mestiere centrocampista di costruzione.
Due stagioni con la maglia del Licata calcio. E’ uno dei promossi in serie B, nella rosa della squadra che vinse il campionato 1987/88 con l’epilogo festoso del 2-0 al Frosinone. Arriva dal Barletta ed in Puglia ritornerà non giocando la serie B per ragioni personali, si accaserà al Giulianova.
E’ festoso alla richiesta di parlare del Licata, si scorge la gioia di un periodo naturalmente da sogno. La conferma della qualità del gruppo, del senso di “famiglia sportiva” e di alti valori espressi arriva, così come dai suoi ex compagni protagonisti della cavalcata, anche da Minincleri, poco più che ventenne sbarcato a Licata da amante del mare, è di origine veneziana.
Gioca di più il primo anno, al secondo è costretto a farlo di meno a causa di un infortunio molto serio, in allenamento prima della trasferta di Cagliari si fa male: fuori quattro mesi. Ma ha il tempo per collocarsi, di diritto, nella storia del Licata calcio per la promozione in B.
“Due anni fantastici per me, ovviamente stupendo quello del salto in B, io arrivo dal Barletta, mister Cerantola mi conosceva come calciatore e ha voluto il mio approdo a Licata. L’anno della promozione a causa di un infortunio sono stato spesso fuori ma ho vissuto un gruppo unico costituito da giovani con belle speranze, motivati, tutti ragazzi con la testa sulle spalle, un gruppo solido e unito con grandissime qualità. Abbiamo raggiunto un traguardo storico che ancora oggi dopo diversi anni, rappresenta un qualcosa di speciale. A Licata mi sono trovato benissimo con tutti veramente, avevamo una società forte e che ci stava vicina, il presidente Licata D’Andrea, uomo straordinario, garbato, serio, una persona che oggi nel calcio si trova difficilmente. Non conoscevo Licata ma ho imparato a farlo, è una città con un mare bellissimo ed io amo il mare”.
Dopo aver smesso ha risentito Giacomarro, Consagra ed Irrera e che giocatore il capitano Romano.
“Ho avuto modo di risentire Giacomarro che ha vinto alla grande ad Altamura il campionato di serie D, ma anche Consagra ed Irrera. Il capitano Pippo Romano, giocatore e persona stupenda, ha fatto una carriera di livello ma poteva farla ancora di più, gran talento, e poi La Rosa, Modica, ma tutto il gruppo aveva caratteristiche tecniche davvero di grande spessore. Oggi il calcio è cambiato, secondo me prima c’era più qualità anche se devo dire che a livello giovanile i talenti ci sono ma vanno inseriti nel giusto contesto”.
E con i giovani oggi lavora Minincleri, a Barletta dove ha anche allenato, gestisce una scuola calcio. Licata rimane tra i ricordi più belli:
“Mi auguro il meglio per il Licata, spero possa avere i successi che merita”. Ha vestito anche le maglie di Giulianova, Lecco, Bisceglie e Taranto con un totale di 225 presenze in serie C.
Vincenzo Montana
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