Storie
Quando Sant’Angelo, insieme a Sant’Agata, nel 1669 fermò la lava giunta quasi a Catania
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Scritto da
Angelo Augusto
Che Sant’Angelo sia venerato in tutto il mondo è cosa nota. Pochi, forse, sanno che oltre tre secoli fa, insieme a Sant’Agata, “fermò” la lava dell’Etna che stava per raggiungere la città di Catania.
A confermarlo, questa sera, è il Fondo Librario Antico di Licata, diretto da Angelo Mazzerbo.
Sulla pagina Facebook del fondo sono stati pubblicati incartamenti dell’11 marzo del 1669 che attestano il miracolo compiuto da Sant’Agata e Sant’Angelo.
“Nella settimana dedicata ai festeggiamenti del nostro Santo Patrono e contestualmente nell’ambito delle celebrazioni dell’ottavo centenario dal martirio di S.Angelo Martire Carmelitano, entrambi gli avvenimenti – scrive il Fondo Librario Antico – vissuti purtroppo in modo particolare a causa della pandemia, vi presentiamo una storia di carta tratta dal manoscritto inedito “Vita e Miracoli di S. Angelo Martire Carmelitano realizzato nel 1837-1838 dal Giudice Francesco Signora.
Parleremo infatti di uno dei tanti miracoli attribuiti al nostro Santo, questa volta in concorso con Sant’Agata di Catania in occasione di una delle più grandi eruzioni dell’Etna, quella che avvenne l’undici Marzo del 1669 terminando l’undici Luglio dello stesso anno”.
“Premettiamo e ribadiamo – aggiunge il Fondo – che il nostro compito è quello di presentarvi le informazioni senza alcun commento critico personale (sono altri i luoghi e soprattutto i supporti in cui lo storico analizza e “critica” le informazioni contenute nei documenti). Per cui vi presentiamo i documenti cosi come li recuperiamo, cercando il meno possibile di influenzare il lettore che vaglierà e giudicherà le informazioni con attento spirito critico”.
“Il miracolo di Sant’Agata assieme a Sant’Angelo, di cui vi parleremo e di cui vi daremo la trascrizione integrale, tratto, come detto, dal manoscritto inedito del nostro concittadino Francesco Signora, i cui discendenti che abitano a Licata spesso ci vengono a trovare al fondo antico, avvenne in occasione dell’eruzione dell’11 marzo del 1699. Un breve: secondo quanto narrato dall’avvocato Signora: i Giurati (amministratori) di Licata, sensibili alle sofferenze dei catanesi, inviarono in soccorso di Catania, il cappellano della Chiesa di Sant’Angelo, Alessandro Lo Groi con alcune immagini di sant’Angelo e con dei vasi pieni di acqua del pozzo miracoloso della chiesa del nostro patrono. La città rischiava di essere travolta dalla lava per cui per chiedere un aiuto divino, in processione furono portati il velo di Sant’Agata e l’ immagine di Sant’Angelo. Giunti in una grande pianura venne celebrata la santa messa. Dopo una emozionante predica fatta da un padre gesuita, il Vescovo e il Senato (Giunta Municipale) di Catania, invitarono due padri carmelitani a versare un vaso colmo di acqua del pozzo miracoloso di sant’Angelo sulla lava che stava lambendo alcune case. La lava cambiò direzione risparmiando la città di Catania. Si gridò al miracolo e i catanesi in segno di devozione non solo promisero di innalzare a Catania una chiesa dedicata a Sant’Angelo ma conferirono al cappellano Alessandro Lo Groi la laurea in Teologia”.