“Tale sospensione risulta assolutamente inaccettabile per la tutela della salute delle future mamme licatesi e dei paesi limitrofi, e si pone in contrasto con la deroga nazionale avuta solo quale anno addietro proprio per il punto nascita di Licata”.
A scriverlo, riferendosi alla paventata chiusura del Punto Nascite dell’ospedale di Licata per carenze di organico, è la Commissione consiliare Sanità, che si è riunita oggi al Comune.
“Erano presenti – si legge nella nota – i consiglieri comunali Francesco Moscato, Mario Parisi, Daniele Cammilleri, Luigi Lanza, Maria Sitibondo, e da remoto è intervenuta anche la Presidente Jenna Ortega. Alla riunione, presieduta per l’occasione dal consigliere Cammilleri, hanno anche preso parte, Angelo Trigona, neo assessore alla sanità del Comune, nonché Rosetta Vaccaro della CIMO, e Riccardo Calò della Aaroi Emac, in rappresentanza delle sigle sindacali dei medici ospedalieri”.
Secondo i componenti la Commissione Sanità “si tratta dell’ ennesimo attacco al nostro ospedale, che rappresenta una struttura fondamentale per la sanità agrigentina, da tutelare e potenziare organicamente in ogni reparto. Pertanto, a conclusione dei lavori della commissione, tutti i componenti all’unanimità rivolgono un forte richiamo ai vertici dell’ASP di Agrigento affinché pongano in essere ogni azione utile e necessaria a revocare la sospensione dell’UOS di Ginecologia di Licata”.
