Cronaca
Porto turistico, il Tar sospende la decadenza dalla concessione per gli immobili di due fratelli
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Scritto da
Angelo Augusto
Il Tar di Palermo, accogliendo il ricorso di due fratelli licatesi, assistiti dall’avvocato Angelo Balsamo, con la consulenza tecnica dell’architetto Chiara Cosentino, ha sospeso il provvedimento di decadenza, degli stessi, dalla concessione demaniale del porto turistico di Licata in relazione agli immobili di proprietà dei due fratelli.
Il provvedimento è stato adottato dalla prima sezione del Tribunale amministrativo per la Sicilia, presieduta da Calogero Ferlisi.
Gli immobili in questione sono 15 posti barca a “Marina di Cala del Sole” ed una cabina marittima posta all’interno del “Borgo Federico II di Svevia”.
Immobili che, insieme alla rimanente parte del porto turistico, erano stati sequestrati dal Gip del Tribunale di Agrigento, il 6 marzo scorso, su richiesta dei pubblici ministeri che coordinano le indagini sulla struttura.
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Secondo i giudici del Tar “al danno prospettato dai ricorrenti è possibile ovviare sospendendo in parte qua il provvedimento impugnato nei limiti del loro interesse, ossia con specifico riguardo all’area – si legge nel provvedimento – su cui insistono i beni da loro acquistati e gestiti, anche al fine di consentire all’amministrazione – che malgrado la risalenza al 16 giugno 2014 del provvedimento qui impugnato non risulta aver adottato ulteriori provvedimenti – di poter eventualmente rivalutare la questione alla stregua di quanto rappresentato in ricorso, essendo i ricorrenti interessati ad ottenere il titolo concessorio anche parziale e limitato alla parte del territorio su cui insiste la cabina marittima, versando all’erario la quota di canone di propria spettanza”.