Politica
Antonio Pira boccia il Piano di riequilibrio del Comune: “I dipendenti dell’ente si ribellino”
-
Scritto da
Angelo Augusto
Antonio Pira, ex assessore al Personale del Comune di Licata, interviene sulla parte del Piano di Riequilibrio, approvato nelle scorse settimane dal consiglio comunale, che riguarda i dipendenti dell’ente.
“Credo che stavolta – scrive Pira – succederà la rivoluzione fra i dipendenti, se chi di dovere non stoppa il tutto. In qualità di ex assessore con delega al personale e di ex operatore sindacale, penso che ciò che sta succedendo al comune sia di una gravità senza precedenti. Pare che sia stato redatto un piano per scongiurare il dissesto che prevede l’eliminazione delle posizioni organizzative, e non si capisce il perché, posto che recentemente sono state ridotte a 5 (credo) a 5000 euro lorde l’anno (poco più di 200 euro nette al mese per ciascuno in cambio della reggenza di un intero dipartimento ed in qualche caso di due) ed al Comune c’è un solo dirigente (quello ai LL. PP. e per giunta a scavalco)”.
“Allo stesso tempo – aggiunge Pira – si prevede di fare un 110 che, per chi è crudo di tali argomenti, significa assegnare la dirigenza dei medesimi dipartimenti gestiti dalle posizioni organizzative con costi alle stelle. Poi si parla anche di consorziare la polizia locale (con quale comune e soprattutto perché?). Pare che abbiano ridotto il fondo salario accessorio del 70% e le p.o. attuali del 50%, senza il minimo coinvolgimento dei sindacati”.
“I gettoni dei consiglieri e le indennità degli assessori – aggiunge l’ex amministratore del Comune – però non si sono tagliate (per equità almeno) del 50 o del 70%, ma solo del 20%. Per quanto riguarda le competenze della segretaria non risultano invece tagli di nessuna misura. Assessori e consiglieri che siano a conoscenza di questo “piano finanziario” e non facciano nulla per stopparlo si renderebbero complici”.
“La mia totale vicinanza – conclude Antonio Pira – e solidarietà ai dipendenti per l’ennesima volta mortificati e maltrattati. Chiedo all’onorevole Pullara che si faccia chiarezza e che sia d’obbligo un’ispezione dell’assessorato Enti Locali. Ai dipendenti tutti dico di rivolgersi al giudice del lavoro per tutelare i propri diritti”.