Attualità
“Personale senza arretrati da tre anni”, esposto di Cgil e Cisl contro il Comune
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Redazione
Cgil e Cisl della funzione pubblica hanno inviato un esposto all’Ufficio ispettivo di vigilanza e controllo dell’assessorato Enti Locali della Regione Siciliana per “denunciare per inadempienza e danno il Comune di Licata”.
L’esposto porta la firma di Vincenzo Iacono e Salvatore Parello, rispettivamente segretari generali della funzione pubblica, per la provincia di Agrigento, di Cgil e Cisl.
“Siamo intervenuti più volte – si legge nell’esposto – sulle gravi inadempienze contrattuali da parte del Comune di Licata: infatti nonostante le ripetute richieste verbali e scritte, inoltrate all’ente, non si è riusciti a sbloccare la situazione e riprendere i normali rapporti sindacali. In particolare con nota del 15 febbraio 2023, che si allega alla presente, le scriventi hanno effettuato una diffida ad adempiere specificando che “qualora, nel termine di 15 giorni non si avrà risposta esaustiva, si procederà a denuncia per INADEMPIENZA E DANNO presso l’ufficio ispettivo di vigilanza e controllo dell’Assessorato Enti Locali della Regione Siciliana nonché si procederà a segnalare il mancato accantonamento delle risorse …”.
“In ultimo è stato proclamato lo stato di agitazione – si legge ancora nel documento – ed è stato chiesto l’avvio della procedura di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 e successive modifiche”.
“Nello specifico si rappresenta – scrivono ancora Cgil e Cisl – che: • il Comune di Licata non ha ancora corrisposto gli arretrati stipendiali derivanti dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro relativo al triennio 2019 – 2021; • il Comune di Licata ha, illegittimamente, effettuato una rilevante riduzione percentuale fondo del salario accessorio pari al 70%, giustificandola con l’esigenza dell’attuazione del piano di riequilibrio. Ciò comporta non soltanto grave violazione di norme di legge e di contratto collettivo nazionale, ma soprattutto espone, come sta già da mesi avvenendo, ad azioni legali e giudiziarie da parte dei dipendenti, l’Ente a gravi rivendicazioni giudiziarie; • il Comune di Licata deve dare risposte sull’impegno a prevedere l’aumento delle ore ai lavoratori con contratto part-time visti i numerosi pensionamenti degli ultimi anni; • il Comune di Licata non ha provveduto al pagamento – aggiungono i sindacati – del salario accessorio di diversi Istituti, alcuni dei quali di nuova applicazione, obbligatori contrattualmente; • il Comune di Licata non ha provveduto alla stipulazione con le Organizzazioni Sindacali del contratto collettivo decentrato integrativo del personale di comparto necessario per l’applicazione degli Istituti contrattuali, alcuni dei quali di nuova applicazione ed obbligatori previsti da Contratto Collettivo Nazionale 2018”.
“Considerato che: • il CCNL funzioni locali del 16 novembre 2022 prescrive, all’art. 2, comma 3, che “gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato ed automatico sono applicati dalle Amministrazioni entro trenta giorni dalla data di stipulazione di cui al comma2”; • erroneamente l’Ente ha applicato l’art.67, comma 6, terzo periodo, del CCNL delle Funzioni Locali del 21.5.2018, con riduzione complessiva pari al 70%. La norma infatti prevede espressamente – scrivono ancora Cgil e Cisl – che gli Enti che versino in condizioni di deficitarietà strutturale o che abbiano avviato procedure di riequilibrio finanziario, nella costituzione del Fondo risorse decentrate, ferma l’impossibilità di procedere ad incrementi delle complessive risorse, la voce relativa alle risorse variabili non può essere incrementata e superare, conseguentemente, quello delle risorse, sempre di natura variabile, complessivamente già previste nell’anno precedente, bensì possa essere ridotta; • la mancata approvazione del Contratto Decentrato Integrativo, a decorrere dall’anno 2018 e successivi, comporta altresì difficoltà nell’erogazione dei principali servizi pubblici ai cittadini, stante l’impossibilità di corrispondere il compenso previsto per il personale assegnato (turnazione, reperibilità, maggiorazioni, ecc.)”.
“Nel supremo interesse dei lavoratori, le scriventi organizzazioni sindacali – si conclude l’esposto – chiedono agli Organismi in indirizzo meglio segnati, un deciso intervento volto a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono una normale e democratica interlocuzione tra le parti e il riconoscimento economico, di tutti gli Istituti previsti contrattualmente ai dipendenti del Comune di Licata. Agrigento”,
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