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La pasta "alla milanisa"

Attualità

Pasta “alla milanisa”, torna un classico per il Venerdì Santo

I Riti della Settimana Santa, a Licata, si ripetono uguali dall’ormai lontano 1478, anno della fondazione della Confraternita della Misericordia di San Girolamo che cura le processioni di Giovedì e Venerdì Santo.

Non sappiamo se anche quella della pasta “alla milanisa” è una tradizione secolare, ma di sicuro c’è che qui, il giorno del Venerdì Santo, a pranzo non si mangia altro. Considerato che è il giorno della Passione di Cristo, perciò non si consuma carne, la “milanisa” consente di rispettare i precetti, visto che contiene solo sarde, finocchietto selvatico, passolina, pinoli, podomoro, “strattu” e “muddica”.

Ecco cosa serve per prepararla: 500 grammi di bucatini, 10 sarde salate, 2 spicchi d’aglio, 50 grammi di passolina e 50 grammi di pinoli, olio d’oliva, 200 grammi di “strattu”, 100 grammi di passata di pomodoro, 100 grammi di “mussica”, sale e pepe quanto basta. 

Restano oscure le origini del nome della ricetta, anche se pare chiaro che la capitale meneghina non c’entra nulla. La pasta alla “milanisa” rimane una ricetta tipica siciliana. 

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