Sport
Palazzetto dello sport chiuso, l’Adic: “Perchè se ad ottobre era agibile, poi non lo è stato più?”
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Scritto da
Angelo Augusto
L’Adic, associazione presieduta da Antonino Amato, “insorge” contro la chiusura del palazzetto dello sport di Licata che ospita abitualmente ben cinque società sportive, ora rimaste senza “casa”.
“A nostro avviso – scrive l’Adic – il commissario Brandara dovrebbe prendere l’iniziativa di riunire i vertici di questi uffici attorno a un tavolo e risolvere la situazione. Il problema sorto al Palazzetto dello Sport è, a nostro avviso, di soluzione possibile, anche in tempi brevi, basta che ci sia la volontà anzitutto politica (è infatti l’organo politico che deve guidare e coordinare i vari dipartimenti dando loro le indicazioni su come risolvere il problema)”.
Il PalaFragapane ospita due squadre di pallamano, Guidotto ed Halikada, due di basket, Studentesca e Piccole Stelle, e la Limpiados di pallavolo.
“Queste associazioni sportive – aggiunge Antonino Amato – oltre a partecipare ai vari campionati regionali e nazionali, fanno attività di formazione per i giovani. Con la chiusura improvvisa del palazzetto dello sport è ovvio che i giovani licatesi vengono allontanati dalle attività sane cui potersi dedicare. La cosa assurda è che il Comune di Licata, ad ottobre concede l’utilizzo del palasport alle cinque associazioni, ciò significa che la struttura era a posto sia dal punto di vista tecnico che amministrativo. E’ impensabile, infatti, che il Comune di Licata ad ottobre del corrente anno possa avere concesso a cinque associazioni sportive una struttura inagibile. Ad un tratto, nel mese di dicembre, alle cinque associazione viene intimato di lasciare il Palazzetto perché inagibile. Non ci sembra possibile, stentiamo a credere che il PalaFragapane sia privo del certificato di agibilità e che in venticinque anni il Comune non abbia provveduto (se ciò fosse stato necessario) ad eseguire eventualmente i lavori di manutenzione”.