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Otto deputati regionali scrivono a Musumeci: “Andare oltre il decreto Conte, riaprire di più”

Otto deputati regionali scrivono al governatore Musumeci, chiedendo che “le disposizioni del nuovo DPCM per la Fase 2, valide dal 4 al 17 maggio 2020, comunicate ieri dal Presidente Conte, devono essere attuate con la massima celerità e a fronte di una programmazione ordinata e progressiva che consenta di riprendere le attività con indirizzi chiari, perché non ci si può permettere ulteriori indugi, anche se per la nostra regione ci sembrano troppo restrittive e di esagerato impatto economico negativo oltre a quello purtroppo subito”.

A scrivere sono: Luisa Lantieri, Marianna Caronia, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Giovanni Bulla, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara.

“Chiediamo al Governatore Musumeci – aggiungono gli otto – di andare oltre, noi gli saremo accanto e lo supporteremo, e fornire celermente delle linee guida per quanto riguarda gli spostamenti interni alla regione e alle attività di manifattura, commercio all’ingrosso e cantieri privati e il commercio al dettaglio in modo da permettere a questi settori un rapido avvio dell’attività. Per tutta una serie di altre attività, che non richiedono assembramenti né spostamenti significativi chiediamo altresì  al Governatore, così come si sta facendo in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria, di andare in deroga rispetto al DPCM di ieri, autorizzando il via libera ai negozi di abbigliamento bambini, all’agricoltura per autoconsumo, ai florovivai, di consentire la vendita del cibo da asporto da parte delle attività artigiane del settore dolciario e alimentare, previa ordinazione on-line o telefonica, la vendita di calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini e l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, apertura dei bar, dei ristoranti con possibilità di ricezione di 1/3 della capienza del locale o al massimo del 50%, l’apertura di parrucchierie e centri estetici, la pesca sportiva, la toelettatura x animali domestici”.

“Inoltre l’attivazione di servizi – aggiungono gli 8 deputati – come quelli di riabilitazione dei bambini a cominciare da quelli che sono affetti da autismo. Diverse tra queste attività, infatti, possono essere svolte previo appuntamento e attraverso prenotazioni, evitando assembramenti e nel rispetto delle indicazioni di sicurezza. Sono misure necessarie per ridare fiato a un mondo capillare di piccole imprese e per iniziare a costruire la fiducia necessaria alla ripresa e alla riapertura generale delle attività economiche regionali, nel rispetto assoluto delle regole di profilassi, che devono restare assolutamente severe”.

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