Attualità
Oneri di urbanizzazione del porto turistico, il Tribunale di Agrigento: “Deve pronunciarsi il Tar”
-
Scritto da
Angelo Augusto
Devono essere i giudici amministrativi a dirimere la controversia che oppone il Comune di Licata alla società Iniziative Immobiliari spa, a proposito della richiesta di sequestro preventivo dei beni immobili di proprietà della stessa società, avanzata dal Comune per oltre 5 milioni di euro, a titolo di oneri concessori per il porto turistico.
Lo ha deciso il Tribunale di Agrigento.
“Come si ricorderà – si legge in una nota diffusa dall’avvocato Girolamo Rubino, che assiste la società Iniziative Immobiliari spa insieme ai legali Aramndo Buttitta e Massimiliano Valenza – l’ex commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, aveva incaricato l’avvocato Stefano Polizzotto di richiedere il sequestro preventivo dei beni immobili di proprietà’ della società’ Iniziative Immobiliari SPA fino alla concorrenza della somma di 5.466.297,20 euro corrispondente alla pretesa creditoria a titolo di oneri concessori relativi al permesso di costruire 76 del 20 ottobre 2006; ed il professionista incaricato aveva proceduto al deposito del relativo ricorso davanti al Tribunale di Agrigento, deducendo tra l’altro il carattere di normale onerosità del permesso di costruire. Si è costituita in giudizio la società Iniziative Immobiliari, eccependo preliminarmente il difetto di giurisdizione del Tribunale ordinario in favore del giudice amministrativo, nonchè nel merito l’infondatezza della domanda cautelare, chiedendone il rigetto per carenza dei presupposti”.
“In proposito il Tribunale di Agrigento, condividendo le eccezioni formulate dagli avvocati Rubino, Buttitta e Valenza, ha ritenuto spettante al giudice amministrativo – si legge ancora nella nota – la cognizione della controversia, attesa la pendenza davanti al Cga del giudizio di impugnazione della sentenza con cui il Tar Sicilia aveva accolto il ricorso proposto dalla Iniziative Immobiliari avverso la determina dirigenziale con cui il Comune di Licata aveva ingiunto il pagamento della somma di 4.928.865,93 euro a titolo di oneri concessori. Sussistendo un legame inscindibile fra giudizio cautelare e giudizio di merito che non consente il frazionamento della giurisdizione fra due plessi giurisdizionali diversi la giurisdizione spetta al giudice della causa pendente per il merito; il Tribunale di Agrigento ha pertanto affermato la carenza di giurisdizione del giudice ordinario, condannando anche il Comune di Licata al pagamento delle spese di lite. A questo punto il Comune di Licata potrà o impugnare il provvedimento del Tribunale di Agrigento entro quindici giorni, o riassumere la domanda cautelare davanti al giudice amministrativo”.