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Il 119 e la polizia sul luogo del delitto Marzullo

Cronaca

Omicidio Marzullo, eseguita l’autopsia: l’agricoltore è stato ucciso con 9 colpi di pistola

Nove colpi di pistola, calibro 9, per uccidere Giacinto Marzullo, l’agricoltore di 52 anni assassinato nel pomeriggio dello scorso venerdì in contrada Ritornella Margi, non lontano dalla spiaggia di Mollarella.

E’ quanto sarebbe emerso dall’esame autoptico eseguito nel pomeriggio di ieri dal medico legale incaricato dal pm Carlo Cinque che coordina le indagini di polizia, squadra mobile e carabinieri sul delitto. Giacinto Marzullo, secondo quanto emergerebbe dall’autopsia, sarebbe stato raggiunto dalle pistolettate alle gambe, all’addome e ad una spalla. L’omo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe provato a scappare, ma sarebbe stato inseguito ed ucciso.

Alcuni dei colpi esplosi dalla pistola calibro 9 sono andati a vuoto, tanto che accanto al cadavere sono stati trovati, complessivamente, 12 bossoli.

Dell’omicidio di Giacinto Marzullo, come è noto, è accusato il nipote diciottenne, Giuseppe Volpe, nipote diciannovenne della vittima, il quale al termine di un lungo interrogatorio, nel corso della notte tra venerdì e sabato scorsi, avrebbe confessato il delitto, facendo ritrovare alla polizia l’arma utilizzata per sparare, che aveva gettato in un canalone per la raccolta dell’acqua piovana. All’origine dell’omicidio, secondo l’accusa, ci sarebbero questioni di carattere economico e familiare.

Ieri sera Stefano Zammuto, gip del Tribunale di Agrigento, non ha convalidato l’arresto di Giuseppe Volpe, ritenendo l’assenza di pericolo di fuga, ma ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del diciannovenne. 

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