Cronaca
Omicidio Marzullo: arresto non convalidato, ma Giuseppe Volpe rimane in carcere
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Scritto da
Angelo Augusto
Il gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, nel pomeriggio di oggi non ha convalidato l’arresto di Giuseppe Volpe, il diciottenne di Licata posto in stato di fermo all’alba di sabato scorso con l’accusa di avere ucciso, il giorno prima, lo zio Giacinto Marzullo, esplodendogli contro numerosi colpi di pistola calibro 9.
Il fermo non è stato convalidato perchè, secondo il gip, non ci sono pericoli di fuga, ma il magistrato ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Dunque Giuseppe Volpe, che è assistito dagli avvocati Rosanna Scrimali e Gaetano Timineri, rimane rinchiuso nel carcere di contrada Petrusa, ad Agrigento.
Ad eseguire il fermo, dopo una notte di interrogatori, erano stati gli agenti della squadra mobile di Agrigento, quelli del commissariato di polizia di Licata ed i carabinieri della compagnia cittadina. Nel corso dell’udienza Giuseppe Volpe non ha aperto bocca. Si è avvalso, infatti, della facoltà di non rispondere. In aula era presente anche il pm Carlo Cinque che coordina le indagini sull’omicidio di Giacinto Marzullo. Il gip ha confermato la tesi della premeditazione, mentre ha escluso la sussistenza dei futili motivi.
L’omicidio di Giacinto Marzullo, come è note, è avvenuto nel pomeriggio di venerdì scorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Giuseppe Volpe ha raggiunto la campagna dove lavorava lo zio e con lui ci sarebbe stata anche la madre, sorella della vittima. Ci sarebbe stato un alterco per ragioni familiari ed economiche, al termine del quale il ragazzo avrebbe ucciso lo zio, inseguendolo e sparandogli mentre Marzullo tentava la fuga.