Politica
Nuove Idee: “Ma siamo sicuri che la mozione di sfiducia poteva essere presentata?”
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Scritto da
Angelo Augusto
L’associazione licatese Nuove Idee, con il presidente Mario Augusto, interviene sulla mozione di sfiducia che il 9 agosto scorso è stata votata da 21 consiglieri comunali ed ha posto fine all’esperienza amministrativa del sindaco Angelo Cambiano. L’associazione non fa alcun commento politico, ma avanza un dubbio circa l’applicazione della legge, la 38 del 2016, con la quale è stato riformato anche l’istituto della sfiducia nei confronti dei sindaci.
“Ovviamente parliamo da profani – dice Mario Augusto – tutt’altro che giuristi, ed anzi chiediamo a chi ha la competenza per farlo di chiarire un dubbio che ci è venuto. La questione è questa: la legge 38 del 2016, con l’articolo 4, di fatto sostituisce l’articolo 10 della legge 35 del 1997. A proposito della mozione di sfiducia la nuova norma stabilisce che non è più necessario che siano i due terzi dei consiglieri comunali a votarla, ma basta il 60 per cento. Fin qui tutto chiaro. Il nostro dubbio – aggiunge Nuove Idee – riguarda l’applicabilità della nuova legge. Ci è sembrato di capire che la norma, entrata in vigore regolarmente, rimandi però alla prossima legislatura, e dunque non a quella in corso fino al 9 agosto scorso, l’introduzione dei nuovi criteri per la sfiducia. E’ sulla scorta di questa considerazione che ci chiediamo se la sfiducia poteva essere presentata e votata”.
Il requisito del 60 per cento dei consiglieri comunali necessari per sfiduciare il sindaco è stato comunque adempiuto, ma secondo Nuove Idee il dubbio rimane.
“Ci rivolgiamo alla Regione – conclude Mario Augusto – perchè chiarisca questo nostro quesito. Se la mozione di sfiducia non poteva essere presentata, allora non poteva essere nominato nemmeno il commissario straordinario del Comune. Vorremmo avere una risposta, in tempi brevi, sulla questione che solleviamo”.