Ha fatto il giro della Rete, e non solo, qualche giorno fa la notizia del pellegrino della Via Fabaria, il suggestivo cammino siciliano legato alla Via Francigena, inaugurato il 2 agosto scorso, preso a sassate da alcuni ragazzini mentre dormiva in tenda sulla spiaggia di Torre di Gaffe.
Nicola Mistri, così si chiama il pellegrino di Bergamo che la settimana scorsa da Agrigento ha intrapreso la Via Fabaria, è stato assistito immediatamente, mentre a piedi si spostava da un territorio all’altro, dalla rete di comitati coordinata da Davide Comunale. I volontari lo hanno accolto, hanno trascorso qualche giorno con lui, lo hanno accompagnato lungo il cammino. Insomma, soprattutto dopo ciò che era successo, non lo hanno fatto sentire solo.
“Ringrazio – dice Nicola Mistri, che stamani abbiamo raggiunto al telefono – tutti coloro i quali, a partire dai ragazzi dei comitati di accoglienza della Via Fabaria – mi sono stati vicini, non mi sono mai sentito solo. Certo, quanto accaduto a Torre di Gaffe mi è dispiaciuto, ma immagino si sia trattato di una ragazzata. Io, però, sono di Bergamo e chi arriva da quelle zone non molla mai: infatti ho subito ripreso il cammino”.
Il sindaco di Licata Angelo Balsamo, l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Maria Sitibondo, ma anche il Comitato Tutela Torre di Gaffe, hanno invitato il pellegrino a tornare a Licata, per ospitarlo qui e, in qualche modo, fargli sentire il calore dei licatesi e dimenticare le pietrate dei ragazzini.
“Ringrazio – aggiunge Nicola Mistri – per l’invito, che accolgo molto volentieri. Tra pochi giorni devo tornare al lavoro e quindi non potrò essere subito a Licata, ma confermo la mia disponibilità a tornarci, ad accettare l’ospitalità. La Sicilia è una terra meravigliosa, non sarà il piccolo “incidente” che mi è successo a farmi cambiare idea”.
