Attualità
Nelle parole di studenti, colleghi, parenti e associazioni il ricordo del sindacalista Di Salvo
-
Scritto da
Angelo Augusto
Per il secondo anno consecutivo, oggi, è stato ricordato Vincenzo Di Salvo, sindacalista della Cgil “ucciso il 17 marzo del 1958 per essersi opposto alla prepotenza mafiosa, in difesa dei diritti dei lavoratori e della loro dignità”.
Due i momenti che hanno contraddistinto la manifestazione organizzata da A testa alta, Fillea Cgil Sicilia, Fillea Cgil Agrigento, Libera di Agrigento e Centro Studi Pio La Torre: prima un incontro dibattito, nell’aula capitolare del Carmine, con alunni, docenti, rappresentanti della società civile, delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Poi un corteo, da corso Roma fino a via Marconi, dove sotto la lapide che ricorda il sacrificio del sindacalista è stata posta una corona di fiori.
Leggi anche: Ucciso dalla mafia per avere difeso i lavoratori, convegno e corteo per ricordare Vincenzo Di Salvo
Sono intervenuti: Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, Francesco Tarantino, segretario regionale Fillea Cgil Sicilia, Massimo Raso, segretario provinciale Cgil Agrigento e Vito Baglio, segretario provinciale Fillea Cgil Agrigento, padre Giovanni Scordino, parroco di Santa Maria La Vetere, San Paolo e Cotturo. Il dibattito è stato moderato da Irene Santamaria, vice presidente dell’associazione A testa alta.