Attualità
Nel 1625 liberò Licata dalla peste, dopo 393 anni la città si prepara a festeggiare Sant’Angelo
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Scritto da
Angelo Augusto
Fervono i preparativi per la festa estiva di Sant’Angelo, patrono di Licata.
Nel 1625 il frate carmelitano, cui si rivolsero i fedeli, liberò la città dalla peste e da allora ogni anno, la domenica successiva a ferragosto, i licatesi ringraziano il patrono portando in processione l’urna argentea che contiene le sue spoglie mortali.
Quest’anno la festa si terrà il 19 agosto ed è già stato reso noto, dal santuario di Sant’Angelo, dal Terz’Ordine Carmelitano e dalla Forania cittadina, il programma delle celebrazioni.
Si comincia proprio il 15 agosto, quando sarà celebrata la solennità dell’Assunta, e si andrà avanti fino al 19, quando ci sarà l’attesa processione della “vara” di Sant’Angelo. Alle 12.30 di quel giorno la benedizione dei “muli parati” sul sagrato del santuario. Alle 20 la processione. Come al solito l’urna sarà condotta a spalle da portatori scalzi. Al contrario rispetto a quanto accade il 5 di maggio, giorno della festa principale, non ci saranno le “‘ntorce” ad accompagnare Sant’Angelo.
I festeggiamenti si concluderanno il 20 di agosto con la riposizione dell’urna nella cappella posta sulla navata di sinistra del santuario.