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Mariolina Di Salvo: “Buon 8 marzo alle donne che non si accontentano, non si rassegnano, si indignano”
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Scritto da
Redazione
Abbiamo ricevuto, e volentieri pubblichiamo, un pensiero di Mariolina Di Salvo, licatese, presidente provinciale del Centro Italiano Femminile, sull’8 marzo.
Eccolo:
Buon 8 marzo
Alle donne che non si accontentano, che non si rassegnano, che si indignano
dal
Centro Italiano femminile
della provincia di Agrigento
Buon otto marzo a tutte le donne.
Alle giovani, alle mature, alle anziane,
alle casalinghe, alle occupate,
alle nubili, alle sposate, alle vedove,
alle figlie, alle madri, alle mogli, alle sorelle ,
alle povere, alle benestanti,
a quelle di destra, a quelle di sinistra,
a quelle di centro,
alle consapevoli, alle inconsapevoli,
alle stanche, alle riposate,
alle credenti, alle atee,
alle bianche, alle nere, alle more, alle rosse, alle abbronzate, alle truccate,
a quelle che si vestono all ‘ovviesse, a quelle tutte firmate.
Tanto ai mercatini rionali ci andiamo tutte.
Potremmo continuare forse all’infinito perché noi donne siamo così,
tante in una,
difficilmente catalogabili,
razionali e incoerenti, felici e malinconiche, pragmatiche e romantiche.
E noi donne dell’agrigentino rappresentiamo tutte le donne del mondo:
capaci di alzarci alle sei del mattino, preparare colazioni, pranzi e cene, lasciare i bambini a scuola, andare in ufficio, fare la spesa, stirare e aiutare nei compiti, telefonare alla mamma, alla suocera e all’amica, comprare i calzini e le camicie per il compagno di vita, aspettare i turni dell’acqua per azionare la lavatrice, cimentarci con la raccolta differenziata e leggere prima di spegnere la luce della lampada sul comodino.
Noi donne
più madri che compagne,
così capaci e così lontane dalle stanze in cui si decide,
forse perché consapevoli che nel nostro spazio privato,
nelle quattro pareti che curiamo come cattedrali,
siamo noi che decidiamo.
Buon otto Marzo a tutte le donne
Vorremmo dedicarvi tutte le poesie che tutti i poeti del mondo hanno scritto per noi
Ma scegliamo la riflessione che Tano Siracusa, artista delle immagini, ha postato in questi giorni sulla sua pagina facebook:
“ … chissà perché riesce impossibile immaginare Putin al femminile,
lui e tutti i grandi dittatori, condottieri e conquistatori,
i grandi criminali le cui statue vengono erette e abbattute nelle piazze di tutto il mondo,
ad ogni tornante della storia.
Sono pochissime le eccezioni.
La forma del potere che abbiamo sperimentato, l’unica che conosciamo e che incorpora nei suoi codici la ferrea gerarchia del comando militare che trasforma un pacifico cittadino in un assassino in divisa.
L’ebbrezza della guerra è maschile.
È impossibile immaginare l’inno alla guerra di Marinetti scritto da una donna,
ed è forse questa impossibilità a giustificare un resto di speranza”.
Facciamo si che questo “ resto di speranza” diventi realtà”.
(Foto Mariolina Di Salvo FB)
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