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Politica

Mario Augusto: “Troppi 10 mesi di commissariamento, si torni al voto a novembre”

Secondo la normativa in vigore i licatesi, per avere un nuovo sindaco, potranno tornare alle urne non prima del mese di giugno del 2018, esattamente dieci mesi dopo la sfiducia (votata ieri sera) al sindaco Angelo Cambiano.

Sono in tantissimi a sostenere che “Licata non può permettersi un commissariamento lungo 10 mesi, il secondo in appena tre anni”, ma c’è anche chi lancia una proposta.

Per Mario Augusto, presidente dell’associazione “Nuove Idee”, andrebbe “valutata la possibilità di tornare al voto già a novembre, quando comunque anche i licatesi si recheranno alle urne, visto che si vota per le regionali, per eleggere il nuovo sindaco ed il consiglio comunale. Ritengo sia opportuno valutare l’ipotesi, se è possibile una “finestra legislativa” consentita dalla legge, di ridurre al minimo il commissariamento del Comune”.

In questo caso il commissariamento durerebbe al massimo tre mesi.

“Ovviamente la mia – conclude Mario Augusto – è un’ipotesi, va verificato se il presidente della Regione può firmare un decreto con il quale autorizza il voto a Licata già a novembre. Ma se la legge lo consente perchè non cercare di far diventare realtà questa idea. Io l’ho già detto nei giorni scorsi: a chi giova affidare la città ad un commissario per quasi un anno?”

 

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