Cronaca
“Marijuana coltivata nelle serre insieme al basilico”, la polizia sequestra maxi piantagione
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Scritto da
Angelo Augusto
Più di 400 piante di marijuana, del peso complessivo di 189 chilogrammi, sono stati sequestrati ieri dagli agenti del commissariato di polizia di Licata nel corso di un blitz diretto dal neo dirigente, il commissario capo Sonia Zicari.
La piantagione, secondo quanto annunciato dalla Questura di Agrigento, è stata rinvenuta in contrada Conca, agro di Licata. Con l’accusa di coltivazione di marijuana, la polizia ha arrestato il bracciante agricolo licatese di 50 anni, B.R.
“Nelle prime ore del mattino, nel corso di una predisposta attività di Polizia Giudiziaria, mirata alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, gli uomini del Commissariato, si dirigevano – scrive la Questura – presso un appezzamento di vaste proporzioni sito in contrada Conca, agro di Licata, di proprietà dell’uomo, ritenendo che in quel terreno fosse detenuta e coltivata illegalmente cannabis. Gli operatori, all’interno di 2 tunnel, rinvenivano nella zona d’ingresso, una prima parte coltivata a basilico nella parte più interna, invece, erano presenti nel primo tunnel 344 piante adulte, in piena fioritura, della specie botanica Cannabis, di altezza varia tra m.1,1 e m.1,60 e nel secondo tunnel, erano presenti 17 piante adulte, in piena fioritura, dalle quali erano state recise e messe ad essiccare, parte delle infiorescenze quantificate in numero di 65. Nel totale le piante di marijuana e le infiorescenze a seguito di pesatura risultavano avere peso complessivo di kg. 189”.
“La perquisizione veniva poi estesa all’interno di una stalla e di alcuni locali in disuso, ciò consentiva di rinvenire infiorescenze di cannabis in fase di essiccazione e, distese per terra, su un lenzuolo, altre infiorescenze – aggiunge la Questura di Agrigento – già essiccate e pronte ad essere commercializzate per un peso di 5 kg. Il totale della sostanza stupefacente rinvenuta e sequestrata ha peso complessivo di Kg 194. Dopo gli accertamenti di rito, l’arrestato, per disposizione del Sostituto Procuratore di Agrigento, dottoressa Paola Vetro, veniva accompagnato presso la sua abitazione, ove permarrà agli arresti domiciliari”.