
Padre Stefano Principato ed Angelo Vincenti, rispettivamente assistente spirituale e governatore della Confraternita di Maria Santissima Addolorata, hanno diffuso una nota per fare un bilancio della processione attesissima da tutti i licatesi.

Ecco il comunicato stampa integrale:
“Ci siamo svegliati stamattina, quasi senza aver riposato, ma con il cuore colmo di gioia. Tutte le ansie, le preoccupazioni, la tensione accumulate nei giorni precedenti la ricorrenza dell’Addolorata erano solo un lontano ricordo.
La ricorrenza 2025 della “Madonna Addolorata” probabilmente entrerà nella storia, sia per le novità dettate da esigenze logistiche, ma principalmente per aver segnato l’inizio di una “rinnovata” tradizione. “La tradizione che si rinnova, per non morire”, le parole di Sua Eccellenza Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo Metropolita di Agrigento, pronunciate durante l’omelia nella Messa che ha preceduto l’inizio della processione “congiunta” tra il Cristo alla Colonna e la Madonna Addolorata di ieri, Martedì Santo.
Dopo le partecipatissime processioni del Venerdì che precede il Venerdì Santo e della Domenica delle Palme, una folla inverosimile, in religioso silenzio, ha assistito al primo dei tanti momenti emozionanti della serata di ieri, allorquando il Cristo alla Colonna, portato a spalla dalla Venerabile Confraternita di Maria SS. della Carità, giunto sul sagrato della Chiesa del Carmine, ha atteso l’uscita della Madre Addolorata. L’emozione è diventata palpabile quando i due simulacri, con il loro lento incedere, accompagnati dalle struggenti note delle meravigliose melodie intonate dalla Banda Musicale “Bellini-Curri”, hanno iniziato a condividere il tratto di strada che li ha portati davanti al chiostro S. Francesco. Qui l’emozione è diventata grande commozione quando, sulle note dello Stabat Mater, il Cristo ha varcato l’ingresso dell’ex convento, mentre la Madonna, ferma sulla soglia, seguiva con lo sguardo il figlio, con il cuore infranto di Colei che è consapevole di non poter fare nulla per alleviare le Sue sofferenze. L’Addolorata ha poi proseguito il suo cammino, attraversando eccezionalmente il suggestivo e generoso quartiere della “Marina”, per fare rientro nell’Oratorio, in attesa che il Santuario di S. Agostino, restaurato, riapra le sue porte alla Madonna ed ai fedeli.
Estenuante, faticosa, complicata, ma fatta con amore, a dimostrazione che quando c’è unità d’intenti, collaborazione, spirito di sacrificio, ma soprattutto fede, tutto è possibile. Il nostro più sincero e sentito GRAZIE va quindi a tutti coloro che ci hanno creduto e continuano a credere, a quanti ci hanno sostenuto anche solo con il pensiero e a quanti hanno, con la loro opera intellettuale, logistica, volontaria hanno fatto si che tutto riuscisse nel migliore dei modi:
Il Sindaco e l’amministrazione comunale
Gli operai del Comune di Licata
Le forze dell’ordine
La Protezione civile
I Sacerdoti che ci hanno accolto, mettendoci a disposizione le Chiese
Il Vicario Foraneo di Licata Padre Tommaso Pace, per la preziosa collaborazione e disponibilità
I volontari che hanno collaborato attivamente durante la novena
La Banda Musicale “Bellini-Curri” che a titolo gratuito ha magistralmente accompagnato le processioni
Sua Eccellenza il Vescovo che con la sua presenza ha posto il sigillo sulla “rinnovata tradizione”
Un ringraziamento particolare ai Confrati tutti della venerabile Confraternita di Maria SS. Addolorata e alla Confraternita Maria SS. della Carità, che superando ogni pensabile e impensabile ostacolo, sono riuscite a dare vita ad un evento che resterà a perenne memoria nella storia delle tradizioni della pietà popolare licatese”.
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