E’ tempo di bilanci in casa Licata. Archiviata la stagione, si fanno i conti. Pratica usuale di certo ma le sfaccettature possono mutare.
La squadra chiude undicesima a quota 43 punti, salvezza praticamente ottenuta a dicembre poi, una seconda parte di campionato sottotono. Sono mancati risultati e spesso prestazioni. Ma è ormai il passato, domani sarà già una nuova stagione.
In archivio passa un campionato di serie D, il quinto consecutivo, lontano dal proprio stadio. Niente partite casalinghe e niente allenamenti, esodo forzato a Ravanusa con i conseguenti disagi logistici, di organizzazione ed economici. Non è affare da poco. Casa è certezza, nel calcio lo stadio è il centro dell’attività. I lavori di ammodernamento e ristrutturazione del “Dino Liotta”, dovrebbero, condizionale non casuale, concludersi entro il prossimo mese: a giugno il taglio del nastro dell’impianto, ritoccato in diverse componenti, manto erboso in primis.
Il presidente Enrico Massimino, analizza l’attualità con idee chiare: “E’ stata una stagione del tutto particolare, non facile. Giocare e allenarsi non a Licata rappresenta una difficoltà notevole, abbiamo chiuso il campionato a 43 punti, direi che potevamo farne qualcuno in più, senza nulla togliere ai ragazzi ed allo staff. A dicembre, appresi i tempi allungati per riavere il nostro impianto, inizialmente fissati per gennaio e poi in sostanza allungati fino al termine della stagione, inconsciamente è venuto a mancare magari dell’entusiasmo che si è tradotto in una seconda parte di stagione inferiore come punti e prestazioni”.
Massimino con Di Benedetto e tutta la società, rimarca il ruolo strategico dello stadio, evidenziando la sinergia con l’amministrazione comunale ma rimarcando che un non auspicato ed ulteriore prolungarsi dei tempi di consegna, comporterebbe l’impossibilità di programmare la prossima stagione.
“In questo momento noi non stiamo riprogrammando, siamo in attesa dello stadio, previsto per il mese di giugno. L’amministrazione comunale a cui va dato merito, si è impegnata molto, adesso attendiamo gli sviluppi. Senza strutture non si può ambire a nulla di particolarmente importante, il nostro stadio è troppo importante per il futuro, il nostro impegno ci sarà sempre. Abbiamo fatto risultati notevoli a Licata in questi sette anni, due in Eccellenza con una promozione ed una coppa vinta e cinque di serie D, difendere la categoria ed i nostri sacrifici è importante”.
Riprendendo possesso della propria casa, non mancano le ambizioni.
“Se a giugno come ci auguriamo tutti, dovessimo riavere lo stadio, riprogrammeremo con impegno, saremo agguerriti per allestire una squadra da primi posti”.
Vincenzo Montana
