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Angelo Iacona

Politica

L’erosione della costa mette a rischio Licata, Iacona: “Servono ripascimento e barriere sommerse”

Angelo Iacona, candidato a sindaco di Licata in occasione delle Amministrative del prossimo weekend, interviene sull’erosione delle coste, fenomeno che si è manifestato anche nei giorni scorsi, quando le mareggiate hanno “aggredito” il quartiere Fondachello.

“Già nel 2019 era stato organizzato dal mio gruppo di lavoro, un convegno – scrive Iacona – ed una petizione alla Regione Sicilia, nel gennaio 2022, per discutere e risolvere questo grave fenomeno. Dalle immagini e dai dati disponibili a partire dal 1967, questo tratto di litorale risulta caratterizzato da un processo evolutivo a trend negativo, con un arretramento della linea di riva e punti avanzamento del mare anche di 497,00 metri circa. Questo tragico fenomeno erosivo, a mio avviso, è dovuto principalmente a uno squilibrio nel bilancio sedimentario delle spiagge e, tale bilancio, dipende dal rapporto tra il materiale “in entrata” (apporti) e quello “in uscita” (perdite)”.

“Per contrastare tali processi e per proteggere abitazioni e infrastrutture, occorre realizzare, opere di difesa (scogliere emerse, sommerse, radenti, opere miste, moli, pennelli), adottando anche – aggiunge Iacona – tecniche alternative ed innovative: garantendo una buona risposta all’erosione costiera, sotto il profilo ambientale ed economico. Una delle tecniche che riesce a garantire una buona risposta all’erosione costiera, sotto il profilo ambientale ed economico (almeno per grandi interventi), è il ripascimento mediante l’utilizzo di depositi di sabbie relitte. Purtroppo fino ad oggi, i responsabili dei lavori che si occupano degli interventi di disostruzione della foce (dove ogni anno si abbancano diverse centinaia di migliaia di mc di sabbia) anziché ridistribuire le sabbie rimosse ed utilizzarle per una azione di ripascimento, hanno ritenuto opportuno trasportarli in discarica con ulteriore dispendio di risorse economiche”.

“A mio avviso, invece,  a seguito di un attento studio tecnico, sarebbero auspicabili – scrive Angelo Iacona – due tipi di interventi:

a) intervento a terra: con un ripascimento mediante sversamento di sabbie compatibili alle sabbie presenti nei siti e rifornire i tratti di spiaggia maggiormente compromessi.

b) intervento a mare: introducendo elementi di stabilizzazione dei fondali consistente in barriere sommersa disposte lungo il litorale perpendicolarmente e/o orizzontalmente alla linea di costa.

Sono opere caratterizzate da impatto ambientale nullo, perché utilizzano le sabbie presenti in sito. Per questa ragione non presentano i problemi di iter progettuale e autorizzazioni regionali, che invece hanno le dighe soffolte realizzate con la posa di massi. Affinché tutto ciò accada, è però indispensabile – conclude il candidato sindaco – che alla base della pianificazione degli interventi ci sia un’accurata comprensione dei fenomeni fisici costieri attraverso le conoscenze tecniche più avanzate ed è per questo che intendo impegnarmi, grazie anche all’intervento diretto della Regione, a dare un importante contributo in tal senso”.

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