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Attualità
Le spoglie di Sant’Angelo fuori Licata, Vincenti: “Già a febbraio avevo chiesto di rinviare tutto”
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Scritto da
Angelo Augusto
Angelo Vincenti, già vice sindaco della città, interviene sulla questione sollevata da molti devoti, legata al fatto che le spoglie di Sant’Angelo non sono a Licata. Si trovano altrove per la ricognizione programmata da tempo, ma in un momento drammatico come quello che si sta vivendo, i fedeli vorrebbero che tornassero a Licata.
“Già il 23 febbraio, dunque con largo anticipo rispetto alle disposizioni del Governo centrale e della Regione – scrive Angelo Vincenti – pubblicai un post dove mi chiedevo, e chiedevo a chi di competenza, se non era il caso di spostare il grande evento legato all’ottavo centenario del martirio di Sant’Angelo a causa dell’epidemia che sta colpendo gran parte delle nazioni, in molti mi hanno dato ragione, altri ritenevano che il mio intervento fosse prematuro. Dopo solo tre giorni, il 26 Febbraio, non so se già preventivato, si consumava il primo atto riguardante la ricognizione canonica del Santo. Oggi – aggiunge Vincenti – alla luce del decreto firmato da tutti i ministri che prevede le “misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19”, e che illustra tutte le misure necessarie a combattere il virus, come ad esempio la chiusura delle scuole, azione pesantissima che influenzerà non solo il mondo della scuola, ma anche altri importanti settori, cosa accadrà???”.
A causa del Coronavirus sono saltate le processioni dell’Addolorata e quelle del Venerdì Santo. Ogni assembramento infatti è vietato.
Ed a proposito del fatto che le spoglie di Sant’Angelo non sono a Licata, Angelo Vincenti conclude: “Credo proprio che una bella raccomandazione per intercessione del nostro Santo protettore Sant’Angelo ci sarebbe servita”.
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