Andrea Incorvaia, archeologo licatese, collaboratore dell’Università di Pisa, interviene su Finziade, l’ultima città greca di Sicilia (fondata nel secondo secolo avanti Cristo), che si trova a Licata, sul colle Sant’Angelo, ai piedi del castello aragonese. Lo fa prendendo spunto dall’altare votivo che si trova nel vano 6 della casa 1, sull’acropoli di Finziade.
“Si tratta – scrive Incorvaia – di un luogo di memoria collettiva che meriterebbe una posizione differente da quella dell’abbandono odierno”.
Effettivamente il “recupero” di Finziade, dove negli ultimi 12 anni archeologi e volontari locali, insieme alla Soprintendenza ai beni culturali ed archeologici di Agrigento e l’Università di Messina, hanno scavato riportando alla luce un tesoro di valoro inestimabile, si impone. Servirebbe, una volta per tutte, un’opera di restyling, e di attenzione, utile a restituire alla città, agli studiosi ed ai turisti, un patrimonio eccezionale.
(Foto archeomedproject.eu)