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Pino Cuttaia

Attualità

La quarantena è finita, Pino Cuttaia torna al lavoro. A giorni riaprirà La Madia

Pino Cuttaia torna al lavoro.

All’incirca 20 giorni fa un dipendente de La Madia era stato trovato positivo al Covid 19 e, con grande senso di responsabilità, lo chef licatese, 2 Stelle Michelin, aveva subito annunciato la chiusura del suo ristorante. Successivamente anche lui era stato riscontrato positivo al Covid, malgrado non presentasse alcun sintomo. Era stato definito paucisintomatico, ma è stato necessario l’esito del secondo tampone perché l’isolamento finisse. Nei giorni scorsi lo chef licatese aveva lamentato il fatto che non riusciva ad ottenere l’esito del tampone, facendo rilevare quanto questa situazione mettesse in difficoltà la sua azienda. Giovedì sera, finalmente, è arrivato l’esito negativo del tampone ed ora Pino Cuttaia può tornare al lavoro.

“Al di là dei ritardo che ho lamentato, posso dire – ha dichiarato lo chef licatese al magazine di Identità Golose – due cose: dopo quasi un mese di “fermo”, non ne potevo più, avevo una voglia matta di tornare a lavorare, anche perché sento di avere un dovere morale nei confronti dei miei collaboratori. La seconda: gli iter burocratici e le lungaggini spingono la gente a evitare i tamponi. Però non va bene, perché è giusto, anzi doveroso tenere sotto controllo il propagarsi del contagio. È un atto di responsabilità nei confronti di sé stessi, ossia della propria salute, e anche degli altri, a partire dai propri cari ma non solo”.

E’ lo stesso chef ad annunciare che “La Madia riaprirà alla fine della prossima settimana, in modo da organizzarci – scrive sempre Identità Golose – per bene, senza l’ansia che un imprevisto possa metterci in difficoltà. Un giorno in più o in meno non cambia».

Già il 24 ottobre Pino Cuttaia sarà tra i protagonisti del congresso di Identità Golose.

“Alle 14,30 – scrive ancora Identità Golose – in sala Auditorium si parlerà di mare, lezione a tre teste e sei mani che vedrà come protagonisti, oltre allo chef di Licata, anche Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Senigallia – Ancona) e Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo, Fiumicino – Roma). Pare che insieme stiano studiando una particolare lasagna, una specie di stratificazione di sapori e saperi”.

Bentornato chef!

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