Politica
La nomina di Agnello, il PD: “Scelta personale, il coordinamento locale resta all’opposizione”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Prendiamo atto della decisione del dottor Agnello, peraltro stimatissimo medico e persona di grandissime capacità intellettive e culturali, ma la consideriamo una libera scelta assolutamente personale, sul cui significato politico di coinvolgimento della locale sezione del PD avevamo già ampiamente e formalmente manifestato la nostra contrarietà”.
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Lo scrivono, in una nota diffusa in serata, quattro dei cinque componenti (il quinto è proprio Agnello) del Partito Democratico di Licata. Si tratta di: Tiziana Alesci, Paolo Iacopinelli, Alfredo Quignones e Gaetano Truisi.
Secondo i quattro, dunque, la scelta di Agnello è personale, e non riguarda il partito.
“Il sindaco Galanti ha precisato che la scelta di nominare Decimo gnello assessore, è stata assunta in seguito al dialogo intercorso con l’onorevole Catanzaro, deputato regionale del PD, e con il consigliere comunale Curella, eletto in una lista civica, della cui ufficiale appartenenza al Consiglio Comunale come esponente del PD apprendiamo solo ora. Gli scriventi componenti del coordinamento della locale sezione del PD precisano che da tempo erano stati informati dal dottor Agnello di tale iniziativa e, nel corso di una riunione di coordinamento appositamente convocata, avevano espresso la propria ferma contrarietà ad ogni forma di coinvolgimento della locale sezione del Partito Democratico nelle attuali vicende amministrative”.
“Resta infatti forte e deciso – aggiungono i quattro componenti il coordinamento del PD di Licata – il giudizio negativo nei confronti dell’attuale giunta di governo licatese, sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista più squisitamente politico. Stigmatizziamo con forza il perseverare del sindaco Galanti nella ricerca di accordi con singoli esponenti politici, a livello regionale e locale, al solo fine di puntellare la propria traballante maggioranza e creare coperture a livello regionale. Riteniamo ciò una pratica politica che – prescindendo e travalicando qualsiasi forma di confronto e dibattito con la base produttiva, politica e sociale licatese opportunamente finalizzato alla creazione di una progettualità condivisa con la città – pone la propria sopravvivenza amministrativa come fine ultimo di qualsiasi tipo di accordo politico”.
“Ribadiamo pubblicamente – concludono Alesci, Iacopinelli, Quignones e Truisi – che, a nostro giudizio, il ruolo del locale Partito Democratico debba essere quello di una attenta e decisa opposizione all’attuale amministrazione comunale, non sussistendo le condizioni minime per un qualsivoglia coinvolgimento nell’attività della stessa. Auguriamo all’amico Decimo di potere svolgere al meglio il proprio ruolo all’interno della giunta di governo cittadino, grazie alle proprie indubbie capacità, ma non risparmieremo critiche all’amministrazione Galanti ogniqualvolta ciò si renda necessario per come già fatto nel passato”.