Scuole
La medicina e l’arte al servizio dei più deboli, al “Linares” presentato il libro di Nocera Bracco
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Scritto da
Angelo Augusto
Si chiama “Il medicartista: del corpo la cura e le parole”, il nuovo libro di Salvatore Nocera Bracco che è stato presentato ieri al liceo “Linares”.
“L’autore ha raccontato – si legge in una nota della scuola – la sua variegata esperienza artistica e il suo impegno nella marginalità: la follia dell’ex manicomio di Agrigento, l’handicap a Casa della Speranza, innumerevoli stages come medico e counselor relazionale e formazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, il carcere, gruppi giovanili e molto altro. E l’Africa, il Kenia e il Congo, a formare educatori che si occupano di bambini di strada che sniffano colla. Una presentazione emozionante, arricchita da una serie di interventi degli studenti del “Linares” che hanno interpretato, ed in qualche caso letto, brani del libro”.
“Il medicartista – ha risposto Nocera Bracco ad una studentessa che gli chiedeva di spiegare il perché del titolo del libro – è un medico il quale, nel suo mettersi in relazione (d’aiuto) con sé stesso, gli altri, il mondo, attinge non solo dalle sue competenze professionali ma anche dalle sue risorse umane, modulandole alla conquista del bene relazionale, ovvero di quella dimensione di relazione evoluta in cui ognuno esprime il meglio di sé”.
Per Rosetta Greco, preside del “Linares”, “con una prosa accattivante ed originale, Salvatore Nocera Bracco ha fatto conoscere alla nostra comunità scolastica il medicartista, colui che ha imparato ad ascoltare il disagio e la sofferenza di molti, fondando la sua professione sulla persona, in un’ottica di servizio. Sono molto soddisfatta per i messaggi e gli spunti di riflessione proposti, tutti centrati sul concetto di empatia, cioè la capacità di capire e sentire i bisogni dell’altro. Abbiamo indubbiamente vissuto una importante esperienza formativa all’insegna della cultura e della cittadinanza attiva”.
(Foto liceo “Linares”)