Attualità
La guardia costiera di Licata salva 46 migranti al largo della costa: c’erano anche 5 donne
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Scritto da
Angelo Augusto
Non c’è solo Lampedusa nella rotta dei migranti. Lo testimonia il fatto che stamani la sala operativa della guardia costiera di Licata ha coordinato un’operazione di soccorso ad una piccola unità da pesca con a bordo 46 migranti giunti dal nord Africa.
Le operazioni sono state dirette dal tenente di vascello Giuseppe Maggio, comandante del Circomare di Licata. “Alle 9.30 – si legge nel comunicato stampa della guardia costiera – perveniva una segnalazione da parte del comandante di un peschereccio intento in operazioni di pesca, il Santa Rosa, inscritto ai registri di Licata, sulla presenza di questa piccola imbarcazione in difficoltà di manovra. Immediatamente si metteva in moto la macchina di ricerca e soccorso in mare da parte della guardia costiera, e veniva disposta l’uscita in mare di una motovedetta. Un’altra motovedetta, della Capitaneria di Porto di Gela, già in mare per attività programmata, veniva opportunamente dirottata sulla stessa zona del soccorso e veniva disposta anche l’uscita di una unità della Guardia di Finanza di Porto Empedocle. Alle 10.15 la CP 771 di Licata individuava il piccolo barchino, a circa 8 miglia nautiche a sud est di Punta Bianca, località del litorale tra Licata e Porto Empedocle”.
“Per l’ingente numero di persone in relazione alle dimensioni del mezzo ed al pessimo stato generale dell’unità, in accentuato stato di sbandamento, si constatava – si legge ancora nel comunicato – il precario livello di sicurezza per gli occupanti e pertanto si procedeva al recupero degli stessi. Giunte successivamente la CP 722 e l’unità della guardia di finanza, alle 11.30 terminavano le operazioni di intervento con il recupero a bordo dei mezzi di soccorso per un totale di 46 migranti, di cui 5 donne, provenienti da Tunisia, Marocco e Libia. Il convoglio così costituito dirigeva per Porto Empedocle, molto più vicino rispetto a Licata, in cui la catena di assistenza medica e sanitaria era già pronta per l’arrivo dei migranti. Alle 14.30 terminavano le operazioni di sbarco in banchina, si concludeva la missione di soccorso, gestita dalla sala operativa di Licata, con esito molto positivo e, non ultimo, il personale della guardia costiera, di concerto alla polizia di Stato ed alla guardia di finanza, provvedevano alla raccolta di elementi utili volti all’identificazione dei probabili scafisti presenti a bordo del barchino”.