Politica
Istituita la Consulta Giovanile, Callea: “Sarà un interlocutore privilegiato per i ragazzi”
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Scritto da
Angelo Augusto
Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Licata ha approvato il regolamento per l’istituzione della Consulta Giovanile, ora sulla questione interviene Violetta Callea, assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Pari Opportunità.
“Sono soddisfatta – scrive Callea – di aver lavorato in questi mesi per l’istituzione della Consulta giovanile, scaturita da una precisa istanza fatta da alcuni giovani impegnati sul territorio. Si tratta di un risultato di grande importanza anche per l’amministrazione comunale, che lavora da tempo per promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita comunitaria. Ho proposto ai colleghi consiglieri della prima Commissione consiliare di fare propria la bozza di regolamento e proporla come delibera consiliare al primo consiglio utile già a febbraio; ma poi come tutti sappiamo il Covid ha ingessato tutti gli iter amministrativi salvo quelli urgenti. Finalmente, dopo 8 mesi, la proposta è arrivata in consiglio comunale che l’ha approvata a larghissima maggioranza”.
“La Consulta si pone come interlocutore privilegiato – aggiunge l’assessore
– della fascia 16 – 30 anni, promuovendo iniziative di interesse comune e ha
l’obiettivo, da un lato di farsi portavoce dei bisogni di queste fasce d’etá,
dall’altro di raccogliere nuove adesioni fra i coetanei, per impegnarsi nel
rendere Licata sempre più a misura di giovani.
Sono soddisfatta di aver lavorato in questi mesi per la Consulta
giovanile, che ci consente di introdurre
i giovani alla vita e alle istituzioni democratiche, per cui mi auguro che i giovani possano sposare lo
spirito e l’importanza dello strumento che deve diventare espressione di questa
partecipazione e punto di riferimento dell’amministrazione a per la questione
giovanile. Portato a termine questo obiettivo, adesso, si è già al lavoro per
la predisposizione, e successiva adozione
del regolamento che istituisce la
figura del garante per i disabili, alla luce della convenzione Onu per i
diritti delle persone con disabilità”.-